
Leggere la "storia" dell'autismo non può che sconvolgere ogni madre! All'inizio degli anni '60 era considerato un dato di fatto consolidato che l'autismo fosse un disordine psicologico, e che le uniche indicazioni di trattamento fossero la psicanalisi o altre forme di psicoterapia sia per la mamma che per il figlio. La madre doveva prendere coscienza della sua colpa e rivelare perché odiasse quel figlio che avrebbe voluto non nascesse mai, mentre al bambino veniva data una statuetta o un'immagine di una donna che raffigurava simbolicamente sua madre ed era incoraggiato a romperlala in mille pezzi, esprimendo così la sua ostilità verso la madre, causa del suo autismo. Questa causa, sebbene spacciata per vera con una sicurezza sconfinante nell'arroganza, non aveva (e, naturalmente, non ha) mai avuto uno straccio di evidenza scientifica che la confermasse. Fu il libro scritto da Bernald Rimland, "Autismo infantile: la sindrome e le sue implicazioni per una teoria neurologica del comportamento", che vinse nel 1964 il Century Award, a riuscire a demolire l'ipotesi psicogena che l'autismo fosse un disordine emotivo causato da cattive madri.
Le mamme di
EmergenzAutismo sanno però, per averlo sperimentato sulla loro pelle, che a causa dei particolari sintomi della malattia che colpisce i loro bambini (sintomi che coinvolgono la sfera della comunicazione), ancora oggi vengono guardate, da chi dovrebbe invece aiutarle, con sospetto e diffidenza: viene loro chiesto e rinfacciato se lavorano, se si dedicano adeguatamente al bambino, se hanno altri figli e vengono indagati i loro sentimenti e le loro relazioni sociali.
E' per questo che, nel giorno della loro festa, chiedono per una volta almeno di non essere accusate, ma ascoltate dai responsabili della salute e dell'educazione dei loro figli: psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, psicomotricisti, terapisti riabilitativi, insegnanti.
Abbiamo voluto dare loro voce realizzando questo video che vuole essere un regalo per tutte loro.