Dan Olmsted ha raccontato ieri sulle colonne di Age of Autism di aver trascorso  diverse ore a leggere quello che riteneva essere uno dei più importanti documenti mai scritti sulla salute dei bambini e su come questa può essere irrimediabilmente persa in seguito ad un danno da vaccino. Il link che segnalava era questo followingvaccinations.com : abbiamo voluto guardare  con i nostri occhi e riferirvi.
L'idea è stata di quelle semplici: il 18 Settembre 2010, Joan Campbell, rivolgendosi ai genitori di bambini autistici, ha scritto loro di voler  compilare un elenco di bambini che avessero una reazione avversa a un qualunque vaccino. Ha così chiesto di  descrivere brevemente,  in una decina di righe,  di quale vaccino si trattasse, come il bambino avesse reagito e come stesse oggi.

Ha ricevuto ad oggi 900 risposte che ha pubblicato, in ordine alfabetico, sul sito Following Vaccinations appositamente creato. Leggere questi resoconti uno dopo l'altro, novecento volte, ha un effetto cumulativo semplicemente devastante.
Nel corso degli ultimi mesi, come tutti sappiamo, l'establishment medico e i media, preoccupati per il calo del numero dei bambini vaccinati, hanno cominciato una campagna che si ostina a definire la nostra preoccupazione di genitori, di testimoni oculari, che i vaccini possano causare l'autismo come senza fondamento, una falsa convinzione basata su scienza fraudolenta o su voci diffuse su Internet, e a parlare di noi come genitori isterici alla ricerca di qualcosa o di qualcuno da incolpare. I resoconti pubblicati in questo documento invece raccontano una storia ben diversa: bambini in buona salute vaccinati da genitori che credevano di fare il bene dei loro figli, e che hanno poi visto, spesso dopo poche ore, effetti collaterali terribili e il precipizio fisico e mentale del loro adorato bambino in un tunnel senza fine.

La molteplicità delle persone che scrivono, queste novecento testimonianze che si possono leggere lì, una dopo l'altra, dimostrano un'altra verità, che va ben oltre l'autismo: si va dalla morte improvvisa alle crisi epilettiche, dalle allergie acute ad orrendi problemi intestinali, dall'artrite al deficit di attenzione; una cosa però accomuna praticamente tutti i racconti ed è la puntuale descrizione dell'incompetenza e dell'incapacità della maggior parte medici ad affrontare i problemi che si presentano e a dare risposte a queste famiglie. Il danno da vaccino non viene né riconosciuto né ammesso e si continua a vaccinare persino i bambini che hanno reagito male alla prima vaccinazione e che reagiscono ancora peggio alla seconda, alla terza, e così via, in un perpetuarsi dell'errore, ancora e ancora, finchè i bambini soccombono del tutto.

Il vaccino MMR è il più frequentemente citato come fattore scatenante, ma ci sono bambini per cui il danno si manifesta già al primo giorno di vita con la somministrazione del vaccino anti epatite B (pratica in uso negli Stati Uniti), o con il vaccino antinfluenzale, con quello contro difterite, tetano o pertosse o Dio sa con quale combinazione multipla somministrata in così tenera età. Molti sono vittima di medici che insistono per vaccinare
Quello che leggere questa serie interminabile di resoconti provoca, oltre ovviamente al coinvolgimento emotivo che comporta parlare della sofferenza inflitta a così tanti bambini, è la riflessione che le cose dovrebbero cambiare e dovrebbero farlo con estrema urgenza: la diffusa convinzione che l'insorgenza dell'autismo esattamente in contemporanea con la somministrazione dei vaccini infantili sia una semplice “combinazione” è assolutamente ridicola. La contemporaneità della regressione nell'autismo con le vaccinazioni non può essere ritenuta un caso: quanti bambini dobbiamo perdere prima che siano avviati studi indipendenti sul tema e, per una volta, non finanziati dalle stesse aziende che producono i vaccini stessi? Ricordate gli innumerevoli studi sull'innocuità del fumo nel cancro al polmone? Dicevano la verità questi studi quando erano finanziati dalle compagnie del tabacco? Abbiamo saputo la verità solo e soltanto quando è stata fatta ricerca indipendente. E' quello che pretendiamo per l'autismo!

Tutti dovrebbero leggere quell'elenco di testimonianze, quelle 900 testimonianze: medici, giornalisti, terapisti e, primi fra tutti, i genitori, i genitori di bambini che ancora non sono stati vaccinati, e in particolare le mamme, le mamme in attesa. Nessuno potrebbe rimanere indifferente davanti a tanto strazio, che invece – nel silenzio – viene ignorato.

I bambini di cui i genitori raccontano non sono bambini con semplici difficoltà di comunicazione, o solo con interessi ristretti o un ritardo del linguaggio, sono bambini gravemente danneggiati eppure i loro genitori ci descrivono di importanti miglioramenti ottenuti attraverso l'intervento biomedico, nonostante la disapprovazione degli stessi dottori che avrebbero dovuto occuparsi di loro. Questi bambini soffrono e molti continuano a patire le torture del danno subito, oggi nel ventunesimo secolo, in paesi come l'America, l'Inghilterra, l'Europa, l'Australia, l'Africa, l'India, e praticamente ovunque.

Leggere questi resoconti ci rendono comunque consapevoli che, a livello internazionale, si sta finalmente costituendo un movimento sempre più numeroso, di cui orgogliosamente EmergenzAutismo fa parte, di persone impegnate nel fare corretta informazione per porre fine a tutto questo, persone che non hanno esitato a mettere a rischio la propria carriera per raccontare la verità, organizzazioni di volontariato e tanti tanti genitori come tutti noi che vogliono raccontare la loro esperienza e far sentire la loro voce perchè si smetta di distruggere tante vite innocenti.

Chiediamo di anteporre tutto questo alla paura di un'ipotetica epidemia di morbillo che così tanti preoccupa: è un'altra invece l'epidemia di cui preoccuparsi.

Abbiamo scelto di non tradurre qui nessuna delle 900 testimonianze perchè l'effetto reale è dato dalla loro forza cumulativa, ma vi facciamo leggere quella che è forse la più breve “Temperatura alta, urla, pianti e poi il silenzio”.


Queste voci non devono essere mai più zittite!