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Perchè la dieta aiuta: scienza e ricerca




Compendio informativo sull'efficacia di un'alimentazione specifica per l'autismo 


Molti genitori riferiscono di cambiamenti positivi sia nello stato di salute che nel comportamento dei loro figli con autismo e disturbi correlati quando seguono una “dieta speciale”,  che consiste nell'eliminazione di glutine, caseina e altre sostanze possibilmente tossiche, come glutammato, coloranti, conservanti e dolcificanti artificiali. Sono convinti inoltre che, con queste “omissioni” dall'alimentazione quotidiana, possano migliorare  anche i sintomi che comunemente si definiscono “autistici” e i bambini possano raggiungere così più facilmente il loro pieno potenziale. L' Autism Research Institute (ARI) ha condotto un sondaggio tra migliaia di genitori e ha verificato che il 69% di coloro che facevano seguire ai propri figli la dieta senza glutine e caseina aveva visto dei miglioramenti e, anche  in una inchiesta condotta recentemente da Autism Speaks, la maggiore associazione di genitori americani, l'82% ha descritto un deciso miglioramento con questa dieta nel contatto oculare, nel linguaggio, nell'attenzione, nella stitichezza, nella diarrea, nel sonno, nell'iperattività e in molto altro.   Recentemente anche in Italia un numero sempre crescente di genitori si rivolge all'intervento dietetico  con speranza e fiducia, nonostante questo sia ancora ritenuto dalla medicina ufficiale del nostro paese qualcosa di “alternativo”.

Ma cosa dicono scienza e ricerca a riguardo?
Ecco alcuni punti fondamentali su cibo, dieta e ricerca che la scienza attuale ha provato:
 
  • I bambini con autismo hanno problemi con alcuni cibi che influiscono negativamente sui loro sintomi comportamentali, cognitivi e fisici. 1, 3, 5
  • Il cibo ha un effetto diretto su intestino, infiammazione intestinale e sulle capacità digestive che, a loro volta, influiscono sulla fisiologia e sul funzionamento del cervello.2, 4
  • Carenze nutrizionali sono molto comuni nell'autismo.6, 7, 8
  • Sono molto comuni problemi intestinali e una insufficiente funzionalità degli enzimi digestivi.9
  • Digestione, detossificazione e funzionalità immunitarie sono spesso compromesse. E' comune una sovracrescita di candida. L'intervento dietetico influenza questi disordini riscontrati nell'autismo.
  • L'intestino è considerato il “secondo cervello” e la “connessione intestino-cervello” è stata studiata nell'autismo.10 La guarigione dell'intestino ha influenze positive sul cervello.
  • Risolvere i problemi intestinali aumenta l'assorbimento delle sostanze nutrienti. Quando lo stato dei nutrienti migliora, i vari organi funzionano meglio, cervello compreso.
  • Eliminare gli alimenti contenenti tossine (come gli additivi artificiali) che influenzano negativamente la chimica del cervello allevia il carico sul fegato e sul sistema di detossificazione e favorisce un miglioramento della funzionalità cerebrale e dei comportamenti.11
  • Evitando alimenti che favoriscono l'infiammazione (glutine, caseina e altri) supportiamo il sistema digestivo e quello immunitario.


Quello che segue è  un elenco di studi condotti dai migliori ricercatori universitari e pubblicati sui più importanti e rispettati giornali medici, che comprovano quanto sopra affermato e dimostrano, senza ombra di dubbio,  che questi trattamenti sono validati da importante ricerca scientifica e che quindi non è più tempo di etichettarli come “scientificamente non provati”- lo sono eccome! E' importante condividere questi studi con i medici che seguono i vostri figli.


Ricerca sull'autismo

1. Jyonouchi H, Geng L, Ruby A, Zimmerman-Bier B. 
Disregolazione della risposta immunitaria innata nei bambini con disturbi dello spettro autistico: la loro relazione con i sintomi gastrointestinali e l'intervento dietetico. Neuropsicobiologia. 2005;51(2):77-85.
2. Knivsberg AM, Reichelt KL, Hoien T, Nodland M.
Uno studio randomizzato, controllato  sull' intervento dietetico nelle sindromi autistiche. Nutr Neurosci. 2002 Sep;5(4):251-61.
3. Lucarelli S, Frediani T, Zingoni AM, Ferruzzi F, Giardini O, Quintieri F, Barbato M, D’Eufemia P, Cardi E. Allergie alimentari e autismo infantile. Panminerva Med. 1995 Sep;37(3):137-41.
4. Millward C, Ferriter M, Calver S, Connell-Jones G.
Diete senza glutine e caseina per disordini dello spettro autistico. Cochrane Database Syst Rev. 2004;(2):CD003498.
5. Reichelt KL, Knivsberg AM.
La patofisiologia dell'autismo può essere spiegata dalla natura dei peptidi urinari scoperti? Nutr Neurosci. 2003 Feb;6(1):19-28.
6. Tapan Audhya
Presentazione alla conferenza  Defeat Autism Now!, San Diego, Ottobre 2002. Audhya ha riportato le sue misurazioni dei livelli di vitamine e minerali nel sangue di oltre 150 bambini con autismo confrontate con 50-100 controlli della stessa età. Ha trovato che i bambini con autismo hanno in media livelli molto più bassi della maggior parte delle vitamine (vitamine A, C, D, ed E; tutte le vitamine B eccetto la colina)  e alcuni minerali (zinco; magnesio; selenio).
7. MA Landgreme and AR Landgrebe
Celiachia e autismo: studi sul calcio in relazione alla celiachia in pazienti autistici, The Autistic Syndromes, Amsterdam:  North Holland; New York; Elsevier, pp. 197-205
8. Alberti A, Pirrone P, Elia M, Waring RH, Romano C 
Deficit nella sultatazione in bambini autistici a  “basso funzionamento”: uno studio pilota.  Biol Psychiatry 1999 Aug 1;46(3):420-4.
9. Horvath K, Papadimitriou JC, Rabsztyn A, Drachenberg C, Tildon JT.
Anomalie gastrointestinali in bambini con Disordine Autistico. J Pediatr. 1999 Nov;135(5):559-63.
10. MacFabe, et al. 
Effetti neurobiologici dell'acido propionico  intraventricolare nei ratti: possibile ruolo degli acidi grassi a catena corta nella patogenesi e caratteristiche  dei disordini dello spettro autistico. Behavioural Brain Research. 176 (2007) 149–169
11. McCann D, Barrett A, Cooper A, Crumpler D, Dalen L, Grimshaw K, Kitchin E, Lok K, Porteous L, Prince E, Sonuga-Barke E, O Warner J, Stevenson J.
“Additivi alimentari e comportamento iperattivo in bambini di 3 anni e di  8/9 anni nella comunità: un trial randomizzato, in doppio cieco con gruppo di controllo” Lancel. Published Online, September 6, 2007. DOI:10.1016/S0140-6736(07)61306-3.

Inoltre a questo link una raccolta più  completa di studi che comprovano la validità dell'intervento dietetico. Qui invece il documento prodotto da EmergenzAutismo per aiutare i genitori a capirne i fondamenti, con una nutrita raccolta di informazioni, ricette e testimonianze.

 

 
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