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Commento di Julie Matthews allo studio del Dr Adams
Uno dei più completi studi sulla nutrizione nell'autismo 
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 Come nutrizionista che si occupa da oltre dieci anni di bambini con autismo, sono stata particolarmente entusiasta di leggere i risultati di questa recente ricerca: finalmente coloro che continuano a dire "Non c'è scienza dietro la dieta e l'intervento nutrizionale per l'autismo" o "non c'è niente che si possa fare l'autismo" sono definitivamente smentiti.
E' stato recentemente pubblicato (giugno 2011) su Journal of Nutrition and Metabolism uno studio intitolato "Stato nutrizionale e metabolico dei bambini con autismo rispetto ai bambini neurotipici e il loro nesso con la gravità dell'autismo", condotto dal Dr. James Adams, che fornisce una eccellente evidenza per considerare l'intervento dietetico e di integrazione nutrizionale per i bambini con autismo.
Questo studio convalida quello che molti medici hanno osservato nella loro pratica clinica per anni, e cioè che i bambini con autismo hanno squilibri biomedici che hanno grande rilevanza nei loro sintomi autistici, e che la dieta e la supplementazione svolge un importante ruolo nell'aiutare i bambini a guarire e anche a perdere la diagnosi di autismo. Nella mia esperienza clinica, ho visto con i miei occhi centinaia di bambini migliorare grazie ad una particolare attenzione alla dieta e alla nutrizione.
Nella ricerca, che ha misurato una vasta gamma di marker nutrizionali e metabolici (indicatori dello stato biochimico), è stato incluso un numero abbastanza elevato di bambini (99). Nella sezione "Background e significato" e "Discussione" dello studio pubblicato, Adams, et al. fornisce una interpretazione chiara dei risultati che sono stati misurati, e spiega i test, la loro interpretazione, e fa un confronto con i risultati dello studio precedente (sia combacianti che contrari), un'eccellente analisi delle attuali conoscenze biomediche sull'autismo a supporto dei risultati clinici riportati a livello mondiale e presenta nuovi dati che potranno guidare l'uso di integratori e la dieta.
Lo studio ha confrontato 55 bambini con diagnosi di autismo con 44 controlli (bambini neurotipici di età simile, dai 5 ai 16 anni). Nessun gruppo aveva assunto supplementi nutrizionali per due mesi prima del test condotti nello studio.
La ricerca ha indicato che nei bambini con autismo i livelli di vitamine, minerali, e la maggior parte degli aminoacidi erano entro i valori di riferimento pubblicati, ma molti dei loro biomarker erano significativamente differenti dal gruppo di controllo. I biomarker sono un modo per scoprire l'insufficienza funzionale di una sostanza nutritiva misurando degli indici nei cicli biochimici che indicano una carenza, e confrontandoli con l'effettiva quantità dei nutrienti nel corpo (misurati nel sangue, ecc.)
Si tratta di una scoperta interessante - i livelli di nutrienti sembrano "normali", ma test funzionali mostrano invece che non sono normali affatto nei bambini con autismo. Test funzionali (che identificano questi biomarker) non sono utilizzati in campo medico più tradizionale. Se la comunità medica è alla ricerca di carenze nutrizionali attraverso misurazioni standard dei livelli dei nutrienti (come fattore base per decidere sui trattamenti) molto probabilmente non le troverà - anche se invece insufficienze biochimiche e nutrizionali sono comuni e l'integrazione è necessaria.
In questo studio, sono stati trovati i biomarker per aumento dello stress ossidativo, diminuzione della solfatazione e della disintossicazione, insufficienza di vitamine e glutatione, e ridotto trasporto di energia. Molti gruppi di biomarker erano significativamente associati con la gravità dell' autismo.
Di nuovo questo combacia con quanto trovato di routine dai medici che si occupano di autismo e cioè che i bambini con autismo soffrono di problemi nella disintossicazione, con il livello di energia e presentano un aumento dello stress ossidativo.
Gli autori concludono, "Queste differenze nutrizionali e metaboliche sono generalmente in accordo con gli altri risultati che sono stati pubblicati e sono probabilmente suscettibili alla supplementazione nutrizionale".
Sono assolutamente d'accordo.
Seguono alcune delle aree specifiche misurate e i dettagli dei risultati dello studio, e la mia discussione dei risultati.
Vitamine
La biotina è stata l'unica vitamina con una differenza significativa nei bambini – era più bassa del 20% nei bambini con autismo. B5, vitamina E e carotenoidi avevano livelli più bassi “probabilmente significativi” nei bambini con autismo.
Il bisogno funzionale di alcune vitamine (acido folico e niacina) è stata valutato utilizzando FIGLU e n-metil-nicotinammide, e i loro livelli erano un po' più alto in modo probabilmente significativo nell'autismo. Ciò suggerisce una maggiore necessità di niacina e folati nei bambini con autismo.
Minerali
Mentre i livelli della maggior parte dei minerali testati era all'interno di intervalli di riferimento normale, lo studio ha trovato nel gruppo autismo livelli statistici significativamente inferiori di litio, ma più alti livelli di ferro nel sangue del gruppo di soggetti con autismo. Il venticinque per cento di questo gruppo era al di sotto del range di riferimento per lo iodio e calcio.
Solfatazione
Il solfato libero totale nel plasma (necessario per una adeguata solfatazione) era significativamente moltopiù basso nei bambini con autismo (- 28% e 65%).
Il solfato è necessario per una corretta solfatazione, che comprende vari processi che usano solfato (zolfo) nel corpo, come ad esempio la formazione di solfati glicosaminoglicani (GAG) nell'intestino per la sua integrità o composti disintossicanti nella fase II di detossificazione del fegato. Il solfato è usato in molti processi biologici, ed è richiesto zolfo adeguato sia dal consumo di alimenti ricchi di zolfo che di quello riciclato nei reni. I risultati di questo studio sono combacianti con quelli della Dott. Rosemary Waring che hanno trovato che i bambini con autismo (e gli adulti con patologie autoimmuni) hanno bassi livelli di solfato.
Metilazione
La SAM (S-adenosilmetionina) è risultata significativamente più bassa nei bambini con autismo – in maniera marcata. L'uridina nel plasma era significativamente molto più alta nei bambini con autismo (+93%). Si ritiene che l'uridina sia un marker dello stato della metilazione: alti livelli indicano una scarsa metilazione. Per SAM, SAH e SAM / SAH il 25-39% del gruppo autismo aveva bassi livelli.
SAM è il principale donatore di metile nelle reazioni della metilazione (oltre quaranta nel corpo), un processo importante per la metilazione dei neurotrasmettitori, delle proteine e del DNA (espressione genetica). La metilazione influenza il metabolismo degli acidi grassi, le reazioni allergiche, la mielinizzazione, l'energia cellulare, e altro ancora. Una corretta metilazione è necessaria anche perchè il corpo produca adeguati livelli di glutatione.
ATP
L'ATP è la fonte primaria di energia per il cervello e il corpo. La SAM è convertita da metionina con adenyosyl metionina transferasi, che richiede ATP. La metionina era a livelli normali, ma l'ATP era significativamente molto più basso nel gruppo autismo. Gli autori affermano che "bassi livelli di ATP sono almeno in parte il motivo della diminuzione dei livelli di SAM". L'ATP è richiesto dai reni per riassorbire il solfato e "riciclarlo". Gli autori ritengono che la diminuzione di ATP sia una importante fattore per la riduzione dei livelli di solfato che si vede nei bambini con autismo.
Credo che gli ossalati possano essere un altro fattore. Quando infatti il solfato è insufficiente, possono essere trasportati nella cellula gli ossalati (invece dei solfati) impedendo il lavori dei mitocondri , che non producono più ATP bloccando il metabolismo energetico. Potrebbe così crearsi un "circolo vizioso" in cui è necessario adeguato solfato per produrre ATP e l'ATP è necessario per il riciclaggio del solfato? Dati i benefici che ho osservato con la dieta a basso contenuto di ossalati, mi piacerebbe avere più ricerca disponibile e discutere questa possibilità.
Stress Ossidativo
I livelli nel plasma di glutatione ridotto (GSH) sono stati trovati significativamente molto più bassi nei bambini con autismo. Tutti e tre i marcatori dello stress ossidativo (glutatione ossidato (GSSG), il rapporto GSSG/GSH e la nitrotirosina plasmatica) sono stati trovati significativamente molto più alti nei bambini con autismo; Il NADPH, un precursore dell'ATP, è necessario per riciclare il GSSG in GSH. Il NADPH è risultato sostanzialmente inferiore nel gruppo autismo. Questi risultati sono stati coerenti con il lavoro del Dr. Jill James, che ha trovato bassi livelli di glutatione in bambini con autismo.
Il glutatione è indispensabile per prevenire lo stress ossidativo. Oltre ad essere un antiossidante, supporta la disintossicazione, combatte l'infiammazione e gli agenti patogeni, e altro ancora.
Aminoacidi nel plasma
Due aminoacidi usati per costruire i neurotrasmettitori sono stati trovati in livelli significativamente diversi dai controlli. Il triptofano, un precursore della serotonina, era significativamente più basso nel gruppo autismo e il glutammato, un neurotrasmettitore eccitatorio, era invece significativamente più alto. Il triptofano basso può svolgere un ruolo nella depressione e nella mancanza di sonno, mentre il glutammato è un fattore di iperattività. Altre differenze sono state considerate possibilmente significative, come una lieve diminuzione della tirosina e la fenilalanina e serina leggermente più alte.
Interventi dietetici e integratori
Questo studio sostiene l'uso dell'intervento dietetico per l'autismo (individualizzato per il bambino). Ci sono molti dati preziosi che possiamo ricavare da questo studio su come applicare e adattare la dieta e l'integrazione per l'autismo.
Un'adeguata assunzione di proteine è fondamentale per i bambini con autismo: la diminuzione dei livelli di aminoacidi come triptofano, fenilalanina, taurina indicano molto probabilmente la necessità di una maggiore assunzione di proteine o di una loro adeguata digestione (possibilmente attraverso l'utilizzo di enzimi digestivi). Si può pensare anche alla supplementazione con singoli aminoacidi, in particolare quelli coerenti con le carenze individuate. Per esempio, l'integrazione di triptofano o 5-HTP può essere utile in presenza di basso triptofano e depressione.
Questo studio evidenzia la necessità per bambini con autismo di cibi ricchi in antiossidanti e la necessità di assumere supplementi antiossidanti. Gli alimenti ricchi di antiossidanti come le vitamine A, C ed E, così come lo zinco e il selenio sono importanti. Frutti di bosco, legumi, spezie come la curcuma e il rosmarino, noci, manzo nutrito con erba e pollame allevato a terra sono buone fonti di antiossidanti. Vanno inclusi anche nella dieta del bambini alimenti ricchi di glutatione e suoi precursori: broccoli e altre verdure crocifere, aglio, cavolo, cumino e cannella, uova, e avocado.
La supplementazione con biotina, acido folico, vitamina B12,glutatione liposomico, SAM, litio, solfato, e molti altri nutrienti sono importanti (su base individuale) per i bambini con autismo.
Le diete Feingold e Failsafe eliminano salicilati, ammine, e glutammati, sostanze che richiedono solfatazione (e metilazione) corretta per la giusta digestione. Per i bambini con queste insufficienze biochimiche, queste diete possono essere molto utili. Mi ha fatto piacere vedere ulteriori ricerche che supportano quello che verifichiamo clinicamente nel quotidiano.
La dieta a basso contenuto di ossalati è stato molto utile per molti dei miei pazienti con autismo. E' necessario approfondire meglio il ruolo degli ossalati per lo stress ossidativo e i bassi livelli di ATP trovati da questo studio nei bambini con autismo. Per questi bambini, la dieta a basso contenuto di ossalati può rivelarsi particolarmente utile.
Benefici per l'autismo
Apprezzo molto gli scienziati e ricercatori come il dottor Jim Adams, la cui dedizione ha aiutato migliaia di genitori e medici ad ottenere informazioni utili su come affrontare l'autismo.
Ho condotto più di 5 anni di ricerca per scrivere il mio libro, "Nourishing Hope for Autism”, sull'intervento dietetico e l'integrazione nutrizionale, in cui ho citato oltre 200 referenze scientifiche sulla biochimica dell'autismo e sull'uso di alimenti, nutrizione e integrazione per migliorarne i sintomi. Le precedenti ricerche del Dr. Adams sono state determinanti nel guidare le mie indagini, ma l'attuale studio va ulteriormente avanti nel farci conoscere questi fattori e consolida ulteriormente la convinzione che l'autismo è trattabile"e l'utilità dell'intervento dietetico e nutrizionale nell'autismo. I nutrizionisti come me hanno oggi uno strumento in più da opporre agli scettici che negano il detto di Ippocrate "il cibo è la migliore medicina", e finalmente se viene loro chiesto “c'è uno studio in doppio cieco che supporta le modifiche alla dieta che proponete?" possiamo rispondere: “Sì, c'è”!
Nutritional and metabolic status of children with autism vs. neurotypical children, and the association with autism severity
Adams JB, Audhya T, McDonough-Means S, Rubin RA, Quig D, Geis E, Gehn E, Loresto M, Mitchell J, Atwood S, Barnhouse S, Lee W. Nutritional and metabolic status of children with autism vs. neurotypical children, and the associa tion with autism severity. Nutrition & Metabolism 2011 Jun 8;8(1):34.
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