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Homepage arrow Neurosviluppo arrow L'influenza dell' AIT sulla lettura, di Sally Brockett
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Nella pratica dell'auditory integration training (AIT) spesso si presentano due scenari: uno riguarda i genitori che chiedono se l'AIT possa aiutare il loro bambino che ha difficoltà con la lettura. Il bambino riesce a leggere, ma non a capire o non riesce proprio a decodificare le parole. in alcuni casi il bambino legge così lentamente da non riuscire a completare tutta la lettura richiestagli. Il secondo scenario comprende i genitori che vogliono fare l'AIT nella speranza di ridurre la sensibilità ai suoni del proprio figlio, migliorarne il linguaggio e/o la socializzazione senza considerare l'influenza che questo avrà sulla sua capacità di lettura. Questi genitori possono riferire con sorpresa che anche la lettura del loro figlio è migliorata dopo l'AIT. Entrambi i genitori vorranno capire come l'AIT, che si focalizza sulle abilità di ascolto, possa influenzare il processo di lettura.

 

Dobbiamo esaminare alcuni aspetti del processo di lettura per vedere questa relazione. Il National Institute of Child Health and Human Development insieme all' U.S. Department of Education's office of Research and Improvement hanno condotto degli studi ed uno è stato proprio dedicato a comprendere lo sviluppo della lettura e a supportare la ricerca in questo campo negli scorsi tre anni. Sulla base di questo lavoro cumulativo, si è appreso molto su come i bambini imparino a leggere e sul perchè alcuni abbiano difficoltà in questo. Sebbene ci sia ancora molto da apprendere, questa ricerca fornisce importanti informazioni che possono essere usate per capire e aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità di lettura. Essa inoltre fa luce su come l'AIT influenzi il processo di lettura.

 

Leggere richiede la decodificazione rapida e la comprensione delle parole scritte. Per fare questo i bambini devono sapere che le parole parlate sono composte da piccole unità di suoni chiamati ‘fonemi’. Questa si definisce "consapevolezza fonemica", che non è la stessa di quella fonica. Quando la consapevolezza fonemica viene valutata, si chiede ai bambini di dimostrare la loro conoscenza della struttura del suono di parole senza lettere o si presentano parole scritte (per esempio, "Che cosa rimane se alla parola PIT togliamo la P?). Le capacità foniche vengono valutate determinando l'abilità del bambino di collegare i suoni (fonemi) alle lettere. Lo sviluppo delle abilità foniche dipende dallo sviluppo della consapevolezza fonemica.

 

Per leggere un linguaggio alfabetico come l'Inglese, i bambini devono conoscere che la scomposizione in lettere scritte rappresenta sistematicamente i suoni parlati. Quando chi deve cominciare a leggere non può percepire correttamente i suoni pronunciati in parole, avrà difficoltà nel sentire o decodificare parole poco familiari. Per esempio, devono sentire il suono /it/ in ‘pit’ e ‘fit’ e percepire che la differenza è il primo suono per poter decodificare queste due parole. Questo problema di percezione auditiva influenzerà la fluidità della lettura, porterà ad una scarsa comprensione e limiterà il piacere di leggere.

 

Quando sentiamo le parole parlate (per esempio ‘bag’) non percepiamo ogni unità di suono nella parola (/b//a//g/), percepiamo invece la parola stessa come un insieme di suoni collegati che sembrano essere una singola unità piuttosto che tre distinti suoni. Questo facilita il processo di ascolto e la comunicazione orale. Dal momento che i suoni individuali (fonemi) nelle parole non sono sentiti consapevolmente da chi ascolta, nessuno nessuno fa una pratica naturale nel capire che le parole sono costituite da piccole distinte unità suono. Quindi, il primo passo per insegnare a leggere deve focalizzarsi sulla consapevolezza dei fonemi e su abilità foniche ed è importantissimo far fare pratica con queste cose.

 

Siccome i lettori hanno un limite nel tempo di memoria e di attenzione, è essenziale sviluppare scorreolezza e automaticità nel decodificare e riconoscere le parole. Quando la decodificazione è laboriosa o inefficiente, il lettore non può più ricordare cosa ha letto e a capirne il contenuto. Queste sono componenti addizionali coinvolte nello sviluppo di buoni lettori. Una buona comprensione richiede che il lettore colleghi le idee scritte alla propria esperienza ed abbia il vocabolario necessario a dare senso al contenuto. Sono anche influenti per lo sviluppo della lettura una buona conoscenza della sintassi e della grammatica e l'abilità di seguire un ordine di successione.

 

Capito come si sviluppa la lettura, è più facile vedere come l'AIT possa influenzarla. L'AIT spesso aumenta la capacità di ascolto e l'abilità di percepire i suoni con più precisione. Questo può consentire al bambino di percepire i suoni pronunciati in parole così che può svilupparsi la consapevolezza fonemica e può essere insegnata la consapevolezza fonica. La capacità di percezione auditiva basica coinvolta nella lettura può essere quindi migliorata attraverso l' AIT.

 

Molti genitori raccontano anche come l'AIT migliori la comprensione del bambino di quanto ascoltato. Loro capiscono il linguaggio meglio. Questo miglioramento può anche estendersi alla capacità di ascoltare il proprio linguaggio stesso o il pensiero, compresi i pensieri fatti durante la lettura.

 

La capacità di successione a diversi livelli influisce sulla lettura ed è a sua volta influenzata dall'AIT. Il bambino deve essere capace di mettere in sequenza i fonemi in parole per pronunciare o decodificare nuove parole. Le parole per comporre le frasi devono essere messe correttamente in sequenze per avere significato e le frasi in paragrafi devono fluire in una sequenza organizzata. La sequenza deve essere impiegata dal lettore nel contesto per essere logica. Quando l'AIT aumenta la capacità del bambino di organizzarsi e darsi delle sequenze, potrà essere più facile per lui affrontare queste componenti del processo di lettura.

 

I professionisti che praticano l'AIT dovrebbero capire queste relazioni in modo da poter rispondere alle domande dei genitori sull'influenza dell'AIT sulle capacità di lettura del loro figlio.

 

Sally Brockett, M.S.,
Director, IDEA Training Center

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This article appeared in a previous issue of The Sound Connection, 2000, Vol. 7, No. 4, pages 2, 3, & 6.

 

If you have any questions about this article please contact us at sait@berardaitwebsite.com.


 
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