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Coscienza sociale e sessuale

 

per persone con disabilità

 

 di Geri Newton

 http://www.autism.com/families/older/sexual.htm

 

La consapevolezza sessuale è normale, le pulsioni sessuali sono normali e ci sono molti modi di esprimere la propria sessualità. Se una persona ha una diisabilità questo non cambia. Quello che spesso invece cambia è la socializzazione  che costituisce il fondamento per l'identità sessuale.

In America le persone con disabilità sono a volte  angariate e trattate peggio di chi non ha alcuna disabilità identificabile. Questo può avere un profondo impatto sulla coscienza di se e spesso le persone con disabilità dello sviluppo possono finire per credere di essere cattive o che qualcosa non vada in loro. Per estensione, possono pensare che le loro normali pulsioni sessuali siano anche cattive o sbagliate. L’impulso sessuale umano è un impulso primario, non è opzionale.  Abbiamo impulsi sessuali finchè abbiamo abbastanza da mangiare, da bere e dormire e se non siamo sotto eccessivo stress.

Come genitori è importante dare con amore ai nostri bambini informazioni sulla sessualità. Se diamo loro il messaggio che la loro sessualità è preziosa e meravigliosa allora  avranno qualcosa con cui controbilanciare i messaggi piuttosto conflittuali che potrebbero ricevere dalla cultura dominante.

Bambini. Nei primi anni di vita, diamo ai bambini informazioni sull'essere un maschietto o una femminuccia. E' anche utile insegnare loro il nome corretto per le varie parti del loro corpo compreso il pene, la vagina e l'ano. Questi termini dovrebbero essere insegnati usando un linguaggio rilassato e aperto.

I bambini  durante i primi anni dell'infanzia si accarezzeranno. All'inizio è giusto non rispondere a questo comportamento. Se il comportamento compare durante la cena o alla festa di compleanno in casa di una vecchia zia, è necessario distrarlo senza attrarre troppo l'attenzione. Quando sono abbastanza grandi da essere consapevoli degli altri intorno a se, dirgli "Lo so che ti piace ed è giusto che ti piaccia, ma è qualcosa che è speciale e privato".  Questo tipo di spiegazione lo aiuterà a capire la propria sessualità. Qualunque siano le parole che sceglierete, esse dovranno servire ad impartire al bambino la nozione che le pulsioni sessuali sono meravigliose e molto personali. Anche il momento del bagno è un buon momento per insegnare la consapevolezza del corpo e la necessità di trattarlo con rispetto. Secondo la mia esperienza, credo che questo possa essere insegnato indipendentemente dal livello di disabilità.

Se permettiamo alla disabilità del bambino di impedirci di insegnargli questi concetti allora lo renderemo vulnerabile. Così come il bambino può imparare a mangiare, bere, dormire e combattere la paura, così può imparare ad esprimere la sua sessualità. I bambini hanno però bisogno di appropriato supporto per esprimersi sessualmente e questo supporto include informazioni sui limiti appropriati da rispettare e sulle varie modalità per avere rispetto per se stessi.

Teenager e adulti. Dal momento in cui i nostri figli diventeranno adolescenti, avverranno cambiamenti nel loro corpo che si rifletteranno nella loro sessualità. Cominceranno a provare l’orgasmo, gli cresceranno i peli sul pube e sotto le braccia, il corpo si coprirà di peli. Alle ragazzine verranno le mestruazioni, ai ragazzi cambierà la voce: immagiinate di dover affrontare questi cambiamenti senza conoscere il nome delle parti del corpo, senza una preparazione e senza la consapevolezza che ci sia qualcuno cui poter fare tutte le possibili domande. Questo tipo di informazioni aiutano a sapere che non sono soli e possono fare domande. Non basta solo aspettare e poi dire "oh, a proposito, chiedi pure se hai domande".

E’ in questo periodo che ragazzi e ragazze possono cominciare a masturbarsi. Questo può assorbirli molto dopo aver provato l’orgasmo la prima volta: è normale e non dovrebbe causare eccessivi problemi, a meno che non siano così monopolizzati da trascurare il resto della loro vita. In questo caso sarebbe utile aiutarli a trovare un equilibrio: spiegargli che la sera a letto è il miglior momento per masturbarsi, mentre di giorno è importante sviluppare altri interessi.

E’ questo anche  il momento per spiegare meglio le funzioni delle varie parti del corpo. Per i ragazzi occorre spiegargli che non possono urinare con una erezione, come funziona il pene, ecc; per le ragazze invece, spiegare dove si trova il clitoride e cosa è, e perché hanno le mestruazioni. Se una persona ha l'autismo e ha problemi di sensibilità tattile, la masturbazione potrebbe essere diversa: potrebbe strofinarsi più forte o con movimenti corti e rapidi, più simili a movimenti di pressione. E’ in questo caso importante stabilire se questa sensazione è piacevole o se non si sta facendo male. Se si  causa un’abrasione dei tessuti può essere utile un lubrificante solubile in acqua.

Dopo che le ragazze hanno avuto le mestruazioni, dovrebbero eseguire una visita ginecologica. Molte potrebbero esserne atterrite. Le donne con disabilità hanno bisogno comunque di imparare come respirare durante la visita, come rilassare i muscoli vaginali e di come collaborare con il medico per riuscire ad essere visitate senza sedazione. Alle donne che non parlano possono essere insegnati dei gesti per dire al dottore "stop" o "aspetta".

E’ anche il momento in cui i genitori dovrebbero cominciare a preoccuparsi per una gravidanza e potrebbe essere necessario considerare l’uso di anticoncezionali orali..

Abusi sessuali. Un’altra considerazione importante sono gli abusi sessuali. Le donne subiscono abusi sessuali in numero allarmante e le donne con disabilità ancora di più. Non ci sono statistiche precise, ma è certo che tutte le donne e gli uomini con disabilità devono essere consapevoli delle loro possibilità sessuali sane e devono conoscere che cosa fare se subiscono un abuso sessuale o un contatto sessuale sgradito.

E’ importante che capiscano che niente di ciò che fanno autorizza qualcuno ad abusare di loro. E’ l’esecutore che prende la decisione di abusare sessualmente e quindi, quando gli insegniamo a dire "No" ad un contatto sessuale non desiderato, dobbiamo essere sicuri di evitare di dare l’impressione che loro possano essere in qualche modo responsabili dell’abuso. Niente potrebbe essere meno vero.

Per insegnare la determinazione, come dire "No," dobbiamo smettere di insegnargli di obbedire agli ordini. Dobbiamo insegnare invece a trattare, fare compromessi, ecc., ma non l’obbedienza. Dobbiamo anche insegnare a discriminare tra richieste ragionevoli e irragionevoli, come sapersi imporre e come trovare un partner sessuale adatto. Se diciamo loro che non possono fare sesso, rischiamo che rispondano alle proprie pulsioni sessuali e non ce lo dicano. Se subiscono un abuso potremmo non saperlo se non ne individuiamo gli indicatori.

E’ importante aiutare gli adulti a capire che se qualcuno prova a parlargli senza rispettare i loro desideri e i loro sentimenti è più sicuro rispondere "No." Gli abusi sessuali non c’entrano con il sesso: si tratta di potere. Se noi li aiutiamo a definire il loro potere personale, capiranno meglio quando qualcuno sta provando a controllarli. Una persona che ascolta i desideri e i bisogni degli altri è sicuramente un partner migliore. Possiamo insegnare questo usando il gioco dei ruoli.

Molti dei nostri assistiti mi hanno detto che fare sesso con qualcuno è il solo momento in cui si sono sentiti normali. Fanno un lavoro che sanno una persona “normale” non farebbe, non possono guidare, non sono liberi di andare dove vogliono, quando vogliono, devono dire sempre dove dono e con chi, si sentono trattati come bambini. Quando invece fanno sesso con qualcuno si sentono “grandi”. Ho ricevuto lo stesso messaggio da persone con IQ identificato tra i 30 e i 70, verbali e non verbali.

Relazioni sessuali. E’ importante insegnare il contesto per una relazione sociale, cominciando da quando sono piccoli spiegandogli come e dove possono masturbarsi, come godere dell’espressione sessuale, aver stima di se, mostrare rispetto per gli altri e aspettarsi rispetto per se, imparando ad esprimere emozioni come rabbia, tristezza e gioia in modo che gli altri possano capirle e sviluppare una personalità propria.

Gli uomini e le donne che hanno una disabilità possono essere consapevoli o meno della propria attrattiva e di come si presentano agli altri. Le donne possono volersi depilare le gambe in estate, gli uomini fare diversi tagli di capelli. Entrambi possono voler scegliere il loro look. Questo può sembrare futile, ma invece è importante in quanto permette loro di affrontare il mondo.

Alcune persone con autismo possono aver bisogno di istruzioni più specifiche sulle aspettative sessuali: alcune espressioni, modi di conversare o costumi sessuali possono non avere per loro lo stesso significato che per gli altri. E’ importante fornire loro molte informazioni sui rituali sociali e sui limiti: sono utili il gioco dei ruoli, discreti solleciti in pubblico e un sacco di pratica.

Siamo esseri sessuali: non è una scelta o un’opzione. E’ una verità. La migliore educazione sessuale è una piena conoscenza delle capacità sociali, dei limiti, dell’espressione della sessualità e delle aspettative.

 
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