
Da quando si è diplomata a Dallas, presso l’Università del Texas, Mrs. Owens ha tenuto diverse conferenze in tutti gli Stati Uniti, in Scozia, Inghilterra, Australia e Norvegia. Le sue conferenze sono il frutto del lavoro di 10 anni di interazione con medici e genitori di bambini con autismo. Ha continuato al contempo a tenersi al passo con le scoperte pubblicate sulla letteratura medica, anche quella letteratura medica che era andata persa e che ora si rivela utile per completare il quadro dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare nell’autismo.
Questo impegno è stato principalmente diretto alla definizione delle basi scientifiche che ci possono chiarire come funziona il percorso dello zolfo: come si integra, come matura, come interagisce con gli altri percorsi metabolici.
Gli ossalati fanno parte di questo percorso, ma il loro ruolo, al di fuori della loro capacità di legarsi al calcio e formare dei calcoli renali, è poco conosciuto.

Come membro del “Defeat Autism Now! Thinktank” (un progetto dell’Autism Research Institute), è in continuo contatto con i ricercatori e i medici che curano i soggetti con autismo. Inoltre si confronta con esperti specializzati nella ricerca sul percorso e il ruolo dello zolfo, oltre che con altri scienziati e ricercatori invitandoli a condurre studi e ricerche sull’autismo e a far convergere informazioni nei vari campi disciplinari di ricerca.
Sta conducendo numerose ricerche che si basano su analisi di laboratorio, e specialmente sul ruolo degli aminoacidi in relazione con altri dati di laboratorio.
Qualche anno fa , per raccogliere le testimonianze riguardo ai soggetti con autismo che sperimentano trattamenti e assumono supplementi che hanno una correlazione con lo zolfo, ha creato il gruppo di discussione:
sulfurstories@yahoogroups.com
e, piĂą recentemente il gruppo:
http://health.groups.yahoo.com/group/Trying_Low_Oxalates/
dove si può ricevere informazioni e discutere della LOD: Dieta a contenuto basso di ossalati.
Questo è il Power Point che Mrs.Owens ha presentato ad Autism One del 2006: