Homepage Biomedico Articoli, relazioni e interviste dei nostri medici Il modello multisistemico dell’autismo: una malattia del corpo e non della mente
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Il modello multisistemico dell’autismo: una malattia del corpo e non della mente
dr. Nicola Antonucci
Negli ultimi 20 anni stiamo assistendo ad un aumento esponeziale dell’incidenza dell’Autismo e dei Disturbi Persavisi dello sviluppo in tutti i paesi occidentali: siamo passati da 1/2000 bambini a metà degli anni ’80 ad 1/150 nell’ultima statistica pubblicata nel 2008. I caratteri epidemici di questo aumento escludono a priori che la causa sia genetica ma suggeriscono che uno o più fattori ambientali possano aver avuto un ruolo cruciale. Purtroppo tutte le ipotesi possibili sollevano enormi problemi di natura sociale, economica e politica che accendono il dibattito scientifico per la presenza di conflitti d’interesse delle grandi case farmaceutiche: l’associazione con i vaccini, l’intossicazione da metalli pesanti, le distorte abitudini alimentari sono tra i fattori più probabili.
Tra tutti gli esempi di contraddizione e scontro scientifico è ampiamente noto il controverso studio di Wakefield* nel 1998 pubblicato su “Lancet”in cui suggerì la possibile connessione tra Autismo e vaccino del Morbillo. La reazione delle istituzioni scientifiche anglosassoni fu tale da costringerlo all’ esilio negli USA e a spingere 10 autori dell’articolo su 13 a ritrattare quanto pubblicato. Subito dopo furono pubblicati diversi studi epidemiologici che negarono la correlazione Morbillo-Autismo. Il dato rilevante in tale dibattito è che gran parte di questi studi sono stati condotti da ricercatori con evidente conflitto di interesse (stipendiati da compagnie che producono vaccini) e che il “The Cochrane Collaboration”**, una organizzazione internazionale no-profit di controllo e rivisitazione della validità scientifica degli studi pubblicati, ha definito quelle stesse ricerche piene di errori metodologici e inadeguate a dimostrare quanto affermavano. Lo stesso conflitto culturale è ancora aperto sulle problematiche tossicologiche dell’Autismo e sul ruolo svolto dal mercurio o dall’alluminio presenti ancora oggi nei vaccini. Infine ad oggi pochissimi ricerche sono state fatte sulle implicazioni sullo sviluppo neurologico dei bambini dell’alimentazione nell’infanzia: dalla tendenza all’allattamneto artificiale, agli OGM, all’uso massivo di cibi raffinati, ricchi di zuccheri semplici, conservanti, coloranti e grassi idrogenati.
L’esperienza clinica e scientifica raccolta dall’Autism Research Institute – San Diego (CA) †, raccogliendo tutte le evidenza scientifiche attuali sulle implicazioni ambientali nella genesi dell’Autismo, ha dato corpo ad un modello patogenetico multifattoriale e di cura che è ormai ampiamente corroborato nella prassi medica di centinaia di medici americani e non. In base a tale metodologia è possibile trattare l’Autismo come una patologia metabolica, tossicologica ed infiammatoria superando il mito dell’Autismo come patologia incurabile.
* Wakefield AJ: “Ileal-lymphoid-nodular hyperplasia, non-specific colitis, and pervasive developmental disorder in children”. : Lancet. 1998 Feb 28;351(9103):637-41.
** www.cochrane.org
†www.autism.com
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Nicola Antonucci si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Bari, il 24/07/2000 e si è specializzato in Psichiatria presso il Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’Università degli studi di Bari, il 20/01/2005.
Dal 2001 al 2004 si è occupato di ricerca nel campo delle neuroscienze presso il “Gruppo di Neuroscienze Psichiatriche” dell’Istituto di Psichiatria del Policlinico di Bari sui seguenti argomenti di studio: RMN funzionale e spettroscopia sui deficit cognitivi nei pazienti con Schizofrenia, e neurofisiologia dei processi cognitivi ed emotivi e loro interazione.
Dal 2004 al 2007 ha lavorato come Dirigente Medico presso i reparti di Psichiatria dell'Ospedale di Barletta, Triggiano e del Policlinico di Bari.
Dal 2006 si occupa di Autismo e Disturbi Persavisi dello Sviluppo attraverso la metologia dell’Autism Research Institute di San Diego, frequentando training formativi annuali negli USA e nel 2007-08 ha frequentato tirocini clinici presso “The Rimland Center" di Lynchburg (VA).
Dal 2007 ad oggi lavora quasi esclusivamente trattando bambini affetti da Autismo e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo in diverse cittĂ d'Italia.
Pubblicazioni Internazionali:
Bertolino A., Sciota D., Brudaglio F., Altamura M, Blasi G., Bellomo A., Antonucci N., Callicott J.H., Goldberg T., Scarabino T., Weinberger D., Cardini M.: “Working memory deficit and levels of N-Acetylaspartate in patients with Schizophreniform Disorder. Am J Psychiatry, 160:3, March 2003.
Blasi G, Bertolino A, Brudaglio F, Sciota D, Altamura M, Antonucci N, Scarabino T, Weinberger DR, Nardini: M Hippocampal neurochemical pathology in patients at first episode of affective psychosis: a proton magnetic resonance spectroscopic imaging study. Psychiatry Res. 2004 Jul 30;131(2):95-105
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