Strategie per individuare azioni di bullismo
La difficoltà per gli insegnanti consiste nel fatto che non è sempre facile capire quando un bambino è vittima di atti di bullismo. Proprio per i problemi di comprensione delle intenzioni altrui, i bambini con ASD potrebbero non essere sempre in grado di comprendere di essere vittima di bullismo. Le difficoltà di comunicazione possono essere un ulteriore problema, al fine di raccontare agli insegnani un qualsiasi incidente. Perciò, gli insegnanti potrebbero essere costretti a cercare altri indizi di un eventuale atto di bullismo. Il telefono azzurro ha indicato i seguenti come segni a cui prestare attenzione:
• arrivare e lasciare la scuola con vestiti, zaini o libri sporchi, rotti o mancanti; ecchimosi o graffi; mancanza di denaro che il bambino dovrebbe avere.
• arrivare tardi perchè il bambino ha modificato il percorso da/per scuola.
• il bambino risulta stressato, depresso, infelice o malato.
• un deterioramento nella concentrazione o negli standard dei compiti scolastici (Childline, 1994).
In un bambino con ASD, si potrebbe considerare che ogni repentino cambiamento di comportamento, sia dovuto ad atti di bullismo. Questo può includere un incremento dell'ansia, difficoltà nel dormire o scatti d'ira a casa. Alcuni bambini con ASD mimano l'atto di bullismo, non comprendendo che il comportamento è inaccettabile. Per loro, questi sono semplici imitazioni di ciò che i pari fanno.
Usare delle mappe
Gray (2004) suggerì una mappa del mondo del bambino, identificando le aree dove il bambino si sentisse più o meno vulnerabile. Potrebbe venir inclusa una mappa della scuola e il percorso da/per scuola, che possono venire utilizzate per identificare aree di cui la scuola debba essere a conoscenza. Per esempio, i bambini spesso riconoscono quali parti della struttura scolastica sono meno controllate e sarà quindi più probabile in quei luoghi un'azione di bullismo. Nella scuola elementare, oltre tre quarti degli episodi di bullismo avvengono nel cortile. Alle medie, è ancora probabile che avvengano all'esterno, ma sono luoghi comuni anche la classe, i corridoi e i bagni (DfES, 2002). E' necessario essere sicuri che ci sia un controllo maggiore in alcune parti della scuola in momenti specifici (Gray, 2001). Luke Jackson, un teenager con sindorme di Asperger, ricorda come fosse più sicuro andare in un luogo sorvegliato, come ad esempio la biblioteca. Andare in qualche posto isolato lo faceva sentire più vulnerabile (Jackson, 2002).
Formare le abilità sociali
Alcuni bambini con ASD possono aver bisogno di formare le abilità sociali per aiutarli a riconoscere se le persone sono amiche o ostili verso di loro. I programmi televisivi possono essere usati a questo scopo. Programmi come Mr.Bean o i Simpson hanno un linguaggio del corpo e delle espressioni facciali ultra esagerate, che possono essere un buon metodo per insegnare. Si può anche chiedere al bambino di aiutarci nell'ordinare e dividere immagini e fotografie di persone "buone" e "cattive".
Insegnare al bambino cosa fare
Ci potrebbe essere la necessità di insegnare a bambini con ASD cosa fare se si trovassero turbati da un episodio a scuola. Può essere utile scrivere una social story o una lista di regole da seguire. Un esempio potrebbe essere di dare al bambino un appunto da attaccare nel diario scolstico, in modo da essere, nel caso accadano dei problemi, un prompt per andare da un certo insegnante o per scrivere una nota e lasciarla in un "contenitore" con le annotazioni in caso di episodi di bullismo.
Cos'altro può fare la scuola?
Studi hanno mostrato che la scuola che abbia un approccio globale verso il bullismo, spesso ottiene una riduzione generale del bullismo stesso. Questo risultato si ottiene con lezioni anti bullismo per gli alunni; incoraggiando i bambini a raccontare la situazione a qualcuno, nel momento in cui vengono sopraffatti; impegnando tutto lo staff scolastico e gli alunni nel combattere il bullismo; utilizzando poster e descrizioni che enfatizzino l'approccio con tolleranza zero che la scuola adotta.
Nel sud del Galles, "Schoolwatch", creato dalla polizia locale, è stato introdotto in più di 100 scuole. Gli alunni eleggono un comitato sostenuto dalla polizia e da un membro dello staff scolastico. Vengono implementate delle strategie come il "bullying box" per segnalare incidenti, controllo dell'area giochi e altre. Confrontate con le scuole che non usano questo metodo, viene segnalata un calo del bullismo ed un incremento della qualità scolastica -i bambini si sentono più felici (DfES, 2002).
Periodi di pausa e pranzo
L'area giochi è uno dei luoghi dove i bambini ASD sono più vulnerabili ed, in generale, spesso trovano difficili i periodi di tempo non strutturati in quanto non sono certi su cosa fare o su cosa ci si aspetti da loro. Il risultato è che potrebbero nascondersi in aree non controllate o isolarsi in attività solitarie. E' utile portare del materiale da usare in questo periodo di tempo, tipo permettergli l'uso del computer o magari andare in biblioteca.
Amici, essere amichevoli e amicizia
Creare un sistema basato sull'amicizia o sull'essere amichevoli all'interno dell'area giochi, può ridurre i casi di bullismo. E' utile identificare un numero di "amici" nell'area giochi, in modo che il bambino non debba contare sempre sullo stesso amico. Alcune scuole hanno una "panchina dell'amicizia" dove i bambini siedono se hanno bisogno di parlare o giocare.
Bullying box (contenitore per segnalare i casi di bullismo)
I bambini con ASD non sempre vogliono raccontare faccia a faccia all'insegnante l'atto di bullismo subito. La presenza di un "bullying box" indica che gli studenti possono segnalare un caso di bullismo segretamente. Questo metodo, in più, permette al bambino ASD di avere più tempo per pensare a ciò che vuole esprimere.
Prendete la situazione seriamente e parlatene con i bulli
Sfortunatamente, il bullismo si può ripresentare nonostante le misure preventive adottate. E' importante che la scuola mostri che il bullismo viene preso molto seriamente e che ci sia un coordinatore per i bambini che ne abbisognano (ACE, 1998). Le mezze misure possono rendere la situazione peggiore. E' bene che sia fatta chiarezza ai bulli che le loro azioni non sono tollerate. La politica di comportamento della scuola dovrebbe essere chiaramente elencata in sanzioni adeguate per gestire il fenomeno del bullismo e i bulli.
Strategie contro il bullismo
Tratto da Perfect Targets
Secondo "Perfect Targets", un libro di Rebekah Heinrichs che descrive i vari aspetti del bullismo e le soluzioni per aiutare gli studenti, il bullismo può assumere svariate forme:
• Fisica (colpi, spinte, sgambetti, strattoni, distruzione di materiale scolastico di altri)
• Verbale (canzonare, prendere in giro, minacciare, dare soprannomi; o comunicazione non verbale)
• Sociale (intento di isolare gli altri attraverso dicerie, allontanamento, umiliazione ecc.)
• Educativo (adulti nel team scolastico che usano la loro forza e posizione per causare sofferenza agli studenti -può includere sarcasmo, umiliazione, favorire alcuni studenti ecc.)
Le ricerche hanno mostrato che esistono caratteristiche comuni in individui inclini al bullismo come in quelle delle vittime. Le caratteristiche di un bambino nello spettro autistico spesso ricade all'interno del profilo sociale della vittima: difficoltà nei rapporti interpersonali e di comunicazione; ansia e poca coscienza di sé; sentimenti non ben controllati; più giovane, più piccolo o più debole; tipicamente, è molto o eccessivamente protetto dai membri della famiglia o da adulti di buone intenzioni. In particolare, studenti con Sindrome di Asperger o altri che hanno buoni risultati accademici e che hanno probabilmente meno supporto a tempo pieno da parte degli adulti (e quindi protezione), sono spesso oggetto di azioni di bullismo.
Come per le altre aree di intervento per studenti con difficoltà d'apprendimento, trovare un modo per aiutare un bambino a farsi valere, ad essere autosufficiente e a difendersi, è una parte importante al fine di ridurre le caratteristiche di "vittima" di uno studente.
Esistono svariate strategie per creare una comunità che minimizzi i casi di bullismo e aiuti a sviluppare un ambiente accogliente per tutti. Le opzioni includono una comunità consapevole e aggiornata, adulti come modelli positivi, sviluppare un codice scolastico di condotta e relazione, usando istruzioni formative e, come conseguenza, legate al sociale, coinvolgendo i genitori in caso di azioni di bullismo.
Elenchiamo le seguenti strategie di intervento specifiche tratte dal documento Perfect Targets di Rebekah Heinrichs:
Strategie per affrontare il bullismo (pagg. 106-7)
• ascoltare, essere comprensivi ed usare un tono di voce calmo
• assicurare il massimo della privacy
• prendere i resoconti molto seriamente e rassicurare gli studenti che hanno fatto bene a venire da voi che saprete come proteggerli
• diminuite il loro senso di colpa identificando il bullismo come sbagliato e ingiustificato
• siate intraprendenti nel modificare l’ambiente classe in modo adeguato
• cercate dei segnali per individuare gli studenti che possono aver bisogno di aiuto nello sviluppare competenze sociali
• continuate a monitorare i comportamenti e ad avere conversazioni con lo studente per aggiornarvi sulla situazione
• prendete in considerazione ogni eccezionalità e in che modo essa possa incidere sulla situazione di bullismo per individuare di conseguenza strategie adatte
• rimanere calmi, ma usare uno stile fermo e chiaro
• fare un breve riassunto dei comportamenti inaccettabili e delle loro conseguenze
• annotatevi il comportamento in modo da avere un modello stabilito in caso si ripeta
• non intraprendete lunghe discussioni sull’argomento
• correggete gli errori del modo di pensare dei bulli
• cercate di favorire l’identificazione e considerate altre modalità per aiutare a costruirla
• incanalate il desiderio di potere dei bulli in forme più positive e in tentativi socialmente più accettabili
• siate modello di rispetto e cercate le opportunità di fare attenzione a comportamenti positivi
• provvedete che ci siano delle conseguenze formative e sociali come per esempio chiedere scusa
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