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Checklist per individuare un disordine sensoriale:
segni e sintomi di disfunzione


 

Lo scopo di questa checklist è di aiutare i genitori ed i professionisti, che interagiscono con i  bambini, a riconoscere i segni ed i sintomi delle disfunzioni derivanti dai Disordini Sensoriali.

Non va intesa come criterio assoluto per diagnosticare Disordini Sensoriali, ma piuttosto, come uno strumento informativo. I professionisti che possono diagnosticare questo disordine hanno i loro strumenti in aggiunta alla checklist per osservare e testare Disfunzioni Sensoriali. Man mano che procedete con la checklist, potreste dire, “Oh, mio figlio ha così tante di queste caratteristiche/comportamenti, ha sicuramente un Disordine Sensoriale!”. Potrebbe essere vero, e vorrei che lo consideraste seriamente se riscontrate molte di queste caratteristiche in vostro figlio. Ma utilizzate questa come una guida per parlare col vostro dottore e con il terapista occupazionale così potrete spiegargli chiaramente perché ritenete che vostro figlio abbia bisogno di aiuto.

Altrimenti, potete seguire questa lista e dire, “Niente di ché, mio figlio ha alcune di queste caratteristiche/comportamenti, non è così per qualunque bambino?”

Bene, anche questo può essere vero ed il comportamento di vostro figlio può cambiare quotidianamente. Ciò di cui dobbiamo preoccuparci è quali sintomi mostra vostro figlio, con quale categoria sta avendo difficoltĂ , quanto interferisce con la loro vita o con quella degli altri e quale tipo di impatto sta avendo sulla loro qualitĂ  di vita. Potremmo riscontrare molti sintomi in una categoria e nessuno in un’altra o alcuni in tutte le categorie. Ciò aiuterĂ   la diagnosi ed il trattamento.

Infine, scorrendo la lista potreste dire, “Oh mio Dio, questo è quello che ho sempre avuto io stesso”, e allora io rispondo, “mi dispiace che tu non abbia mai avuto l’aiuto di cui avevi bisogno! Forse possiamo iniziare a lavorarci adesso.
Identificare questo disordine è qualcosa di ENORME!

Relativamente all’uso di una checklist come questa suggerirei di leggere i “Cinque avvertimenti” che Carol Kranowitz” descrive nel suo libro, “The Out Of Synch Child” (1995). Lei scrive: 
 

  1. “Il bambino con disordini sensoriali non ne mostra necessariamente tutte le caratteristiche, quindi il bambino con disordini vestibolari può avere uno scarso equilibrio, ma un buon tono muscolare”
     
  2. "A volte il bambino mostra caratteristiche di un disordine un giorno ma non il successivo. Per esempio il bambino con problemi propriocettivi può cadere per terra al minimo urto il VenerdĂŹ e segnare molti gol giocando a calcio il sabato. L’incostanza  è un marchio di garanzia di ogni disordine neurologico.”
     
  3. “Il bambino può mostrare caratteristiche di un particolare disordine senza avercelo ancora.  Per esempio, il bambino che si tira indietro per non farsi toccare potrebbe sembrare ipersensibile agli stimoli tattili o può, invece, avere un problema emozionale.”
     
  4. “Il bambino può essere sia ipersensibile che iposensibile. Per esempio, il bambino può essere estremamente sensibile al tocco leggero, scattando per un leggero picchiettio sulla spalla, ma restare indifferente al dolore di una iniezione
  5. “Tutti hanno qualche problema di integrazione sensoriale ogni tanto, perché nessuno è sempre perfettamente regolato. Ogni tipo di stimolo può temporaneamente interrompere il normale funzionamento del cervello, sia sovraccaricandolo, che privandolo di stimoli sensoriali.”
     


 

Segni di disordine tattile

 

Senso del tatto: ricevuto dai recettori della pelle in caso di tocco, pressione, temperatura, dolore, e movimento dei capelli sulla pelle.

 
1. IpersensibilitĂ  al tatto
 
__ diventa pauroso, ansioso o aggressivo quando viene toccato leggermente o di sorpresa
__ da bambino piccolo, non ama essere tenuto o stretto; può inarcarsi o spingersi via
__ sembra afflitto quando ha il pannolino o ha bisogno di essere cambiato
__ sembra pauroso, o evita di stare in prossimitĂ  di altre persone o coetanei (specialmente in fila)
__ si spaventa quando viene toccato da dietro o da qualcuno/qualcosa che non può vedere (come sotto la coperta)
__ protesta quando gli vengono spazzolati I capelli, specialmente con alcuni tipi di spazzola
__ infastidito da lenzuola vecchie e rovinate o ruvide
__ evita situazioni di gruppo per paura di tocchi inattesi
__ fa resistenza a tocchi affettuosi che non vengano dai genitori o dai parenti piĂš stretti (a volte pure con loro!)
__ non ama I baci, si “pulisce” il posto in cui viene baciato
__ preferisce gli abbracci
__ gocce di pioggia, il getto della doccia, o il vento che soffia sulla pelle possono essere una tortura e produrre reazioni negative  e di evitamento
__ potrebbe avere reazioni esagerate a taglietti, graffi, e/o punture di insetti
__ evita di toccare certi materiali (lenzuola, coperte, peluche)
__ rifiuta di indossare abiti nuovi o rigidi o con tessuti non fini, maglioni col collo aderente, jeans, cappelli, cinture, ecc…
__ evita l’uso delle mani per giocare
__ evita/non ama/ha avversione per i giochi “che sporcano” come la sabbia, il fango, l’acqua, la colla, i lustrini, la plastilina, poltiglie, crema da barba, schiuma ecc…
__ infastidito quando ha le mani sporche e vuole lavarle spesso
__ eccessivamente sensibile (al tocco)
__ infastidito dalle giunture nei calzini e può rifiutare di indossarli
__ infastidito dallo sfregamento dei  vestiti sulla pelle; potrebbero preferire l’uso dei pantaloni corti  e delle maniche corte durante tutto l’anno, i bambini potrebbero preferire stare sempre nudi e si strappano continuamente di dosso pannolini e vestiti
__ oppure, potrebbe volere indossare magliette a maniche lunghe o pantaloni lunghi tutto l’anno per evitare l’esposizione della pelle
__ infastidito quando gli si lava la faccia
__ infastidito quando gli si tagliano I capelli o le unghie di mani o piedi
__ non vuole farsi lavare I denti ed ha molta paura dal dentista
__ è difficile nei gusti, non solo con in relazione al sapore ed alla consistenza del cibo, evita cibi con consistenza mista cosÏ come quelli caldi o freddi, è riluttante nel provare nuovi cibi
__ può rifiutare di camminare scalzo sulla sabbia o sull’erba
__ potrebbe camminare soltanto sulle punte


2. IposensibilitĂ   al tatto:
 
__ può avere bisogno di toccare tutto e tutti
__ non si accorge di essere toccata/urtato a meno che non avvenga con estrema forza o intensitĂ 
__ non gli danno fastidio le lesioni, come tagli contusioni e nel ricevere colpi (potrebbe perfino dire che gli piacciono!)
__ potrebbe non accorgersi che le mani o la faccia sono sporchi o sentire il suo naso che cola
__ potrebbe essere autolesionista picchiandosi, mordendosi o colpendosi in testa.
__ mette oggetti in bocca in modo eccessivo
__ spesso ferisce altri bambini o animali mentre gioca
__ ripetutamente tocca oggetti che lo confortano (es. lenzuola)
__ cerca superfici e materiali che gli danno una forte sensazione tattile
__ gli piace molto e cerca giochi con cui si sporca
__ ha bisogno di forti o vibranti input sensoriali
__ preferisce ed ha bisogno di cibi eccessivamente speziati, dolci, acidi o salati
 

3. Scarsa percezione e discriminazione tattile:
 
__ ha difficoltĂ  con attivitĂ  motorie di precisione come abbottonarsi, chiudere la zip ed indossare i vestiti
__ potrebbe non essere in grado di identificare quale parte del suo corpo è stata toccata se non sta guardando
__ può avere paura del buio
__ può essere disordinato, spettinato, non si accorge che i pantaloni sono storti, la camicia di fuori per metà, le scarpe slacciate, una gamba del pantalone rialzata e l’altra no, ecc…
__ ha difficoltà nell’uso di forbici, pastelli, o posate di metallo
__ continua a mettere oggetti in bocca per conoscerli anche dopo i due anni
__ ha difficoltà nel determinare le caratteristiche degli oggetti, forma, dimensione, materiale, temperatura, peso, ecc…
__ può non essere capace di identificare oggetti al tatto, usa la vista per aiutarsi, ad esempio trovare qualcosa in uno zaino


 

Segni di disordini vestibolari

 

Senso Vestibolare: input dall’interno dell’orecchio sull’equilibrio, variazioni gravitazionali, esperienze nei movimenti e posizione nello spazio.

 
1. IpersensibilitĂ  al movimento:
 
__ evita/non ama le aree da gioco attrezzate, es. altalene, scalette, scivoli, giostre
__ preferisce attività sedentarie, si muove lentamente e con cautela, evita attività rischiose e può sembrare pauroso
__ evita/non ama ascensori e scale mobili; preferisce stare seduto mentre sono in movimento altrimenti ha cinetosi (disturbo da movimento)
__ può stare fisicamente attaccato ad un adulto di cui si fida
__ può sembrare che abbia terrore di cadere anche quando non c’è alcun rischio
__ ha paura delle altezze, perfino dell’altezza di un bordo rialzato
__ paura di staccare i piedi dal suolo
__ paura di salire o scendere le scale o di camminare su superfici irregolari
__ paura di essere capovolto sotto-sopra, di lato o all’indietro; resiste fortemente a farsi lavare I capelli nel lavandino
__ sussulta se qualcun altro lo sposta, ad esempio spingendo la sua sedia verso il tavolo
__ non gli piacciono le altalene o i tappeti elastici
__ può avere paura, o difficoltà nell’andare in bicicletta, nel saltare, nel ballare o nel restare in equilibrio su un piede (specialmente con gli occhi chiusi).
__ può non piacergli essere messo sullo stomaco come un neonato
__ perde l’equilibrio facilmente e può sembrare impacciato
__ ha paura nelle attivitĂ  in cui serve un buon equilibrio
__ evita movimenti rapidi o rotatori
 

2. IposensibilitĂ  al movimento:

__ in constante movimento, non si ferma mai
__ ha bisogno di velocitĂ , di ruotare e/o di movimenti intensi
__ ama essere lanciato per aria
__ potrebbe ruotare per ore e non sentire mai le vertigini
__ ama le attrazioni intense, di velocitĂ  e/o di paura ai luna park
__ salta sempre sui mobili, trampolini, ruota sulle sedie girevoli, o si mette sotto-sopra
__ ama dondolare con l’altalena il più alto possibile e per lunghi periodi di tempo.
__ cerca emozioni pericolose in continuazione
__ corre, salta, balla in continuazione invece di camminare
__ muove il corpo, agita il piede o la testa mentre sta seduto
__ ama i movimenti improvvisi o veloci, come urti in auto o in bici
 

3. Scarso tono muscolare e/o coordinazione:
 
__ ha un corpo “molle”
__ spesso si affloscia, scivola, e/o appoggia il capo sulla mani o sulle braccia quando lavora alla sua  scrivania
__ ha difficoltĂ  ad alzare contemporaneamente la testa, le braccia e la gambe dal pavimento mentre poggia sullo stomaco ("posizione di superman")
__ spesso si siede con le gambe a  W  sul pavimento per stabilizzare il corpo
__ si stanca facilmente
__ compensa la "mollezza" tenendo stretti gli oggetti
__ ha difficoltĂ  con le maniglie delle porte, sia aprendole che chiudendole
__ difficoltĂ  a mantenersi se sta cadendo
__ difficoltà nel vestirsi e nell’utilizzo di zip e bottoni
__ da piccolo potrebbe non avere mai strisciato
__ ha scarsa consapevolezza del proprio corpo, urta gli oggetti, si muove di scatto e/o sembra impacciato
__ ha scarse capacitĂ  di coordinamento, nel saltare, afferrare una palla, prendere oggetti al volo, salire una scala etc.
__ ha scarse abilità in attività manuali, difficoltà nell’uso di “strumenti”, come matite, posate, pettini, forbici etc.
__ può sembrare ambidestro, cambiando spesso mano per colorare, tagliare, scrivere etc.; non ha stabilito la mano dominante a 4/5 anni.
__ ha difficoltĂ  nel leccare un cono gelato
__ sembra insicuro su come fare alcuni movimenti, per esempio saltare sopra qualcosa
__ ha difficoltà nell’apprendere esercizi o passi di danza.

 
 

Segni di disordine propriocettivo


 

Sensi  propriocettivi: input da muscoli e giunture sulla posizione del corpo, peso, pressione, allungamenti del corpo (stretching), movimenti e cambio di posizione nello spazio.
 
 
1. Comportamenti di ricerca sensoriale:
 
__ cerca il salto, l’urto ed attività di scontro
__ batte I piedi quando cammina
__ calcia I piedi sul pavimento o sulla sedia quando sta seduto a tavola o al banco
__ morde o succhia le dita e/o spesso si rompe le ossa
__ ama essere stretto da molte o pesanti coperte, specialmente di notte
__ preferisce vestiti  (e cinture, cappucci, lacci delle  scarpe) il piĂš stretti possibile
__ ama schiacciare oggetti
__ ama avvinghiarsi
__ batte eccessivamente I giocattoli e gli oggetti
__ ama giochi violenti e di lotta
__ spesso si butta per terra intenzionalmente
__ salterebbe su un trampolino per ore
__ digrigna i denti durante il giorno
__ ama spingere/tirare/trascinare oggetti
__ ama saltare dai mobili o da posti alti
__ colpisce, urta o spinge spesso altri bambini
__ mastica penne, cannucce, maniche delle magliette ecc…
 

2. DifficoltĂ  nel dosare il movimento:
 
__ calcola male quanto flettere ed estendere I muscoli durante le attivitĂ  (esempio inserire le braccia nelle maniche o arrampicarsi)
__ ha difficoltà nel regolare la pressione durante il disegno o la scrittura, che può risultare leggera da non riuscire quasi a vedersi o forte da rompere la punta della matita o della penna.
__ la calligrafia è pessima e spesso strappa la carta quando cancella
__ dà l’impressione di essere sempre sul punto di rompere oggetti o giocattoli
__ calcola male il peso di un oggetto, come un bicchiere di succo e lo alza con tanta  forza da farlo uscire fuori, o con talmente poca forza lamentandosi di quanto siano pesanti gli oggetti
__ potrebbe non capire il concetto di “pesante” o “leggero”; potrebbe non essere in grado di tenere due oggetti e dire quale pesa di più
__ sembra fare tutto con troppa forza, ad esempio, camminare, sbattere le porte, premere troppo forte sugli oggetti; sbattere oggetti per terra
__ gioca con gli animali con troppa forza, spesso ferendoli

 
 

Segni di disordini nell’udito
(problemi di udito non diagnosticati)


 

1. IpersensibilitĂ  al suono:
 
__ distratto da suoni normalmente ignorati da altri; es. ronzio delle luci del frigorifero, ventilatori, termoconvettori, ticchettio degli orologi.
__ spaventato dal suono dello sciacquone del bagno (specialmente in bagni pubblici),
 o del vuoto, di un asciugacapelli, di scarpe che stridono o di un cane che ringhia
__ attratto o distratto da un forte suono inatteso
__ distrurbato o attratto da suoni dell’ambiente, es. da una falciatrice o da cantieri edili
__ chiede spesso alla persone di stare tranquille, di non far rumore, parlare o cantare
__ scappa, piange, e/o si copre le orecchie quando sente forti rumori inattesi
__ può rifiutarsi di andare al cinema, al teatro, a parate, a piste di pattinaggio, concerti etc.
__ potrebbero piacergli le persone in base al tono della loro voce
 

2. IposensibilitĂ  al suono:
 
__ spesso non risponde a richiami verbali o al suo nome
__ sembra voler fare rumore per il “gusto di farlo”
__ ama eccessivamente la musica ad alto volume o la TV
__ sembra avere difficoltà nel capire o nel ricordare cosa è stato detto
__ sembra dimenticare facilmente certi suoni
__ appare confuso quando arriva un suono
__ parla da solo durante un’attività, spesso ad alta voce
__ vocalizza o chiacchiera poco o niente, come un bambino piccolo
__ ha spesso bisogno di indicazioni, o dice frequentemente, “cosa?”

 
 

Segni di disordine agli stimoli orali


 

1. IpersensibilitĂ  a stimoli orali:
 
__ difficile nel mangiare, spesso preferisce solo alcuni cibi. mangia pochissime cose, solo alcune marche, riluttante nel provare nuovi cibi o ristoranti, non vuole mangiare a casa di estranei
__ mangia soltanto cibi soffici o frullati, anche dopo I 24 mesi di etĂ 
__ rifiuta cibi di particolare consistenza
__ ha difficoltà nel succhiare, masticare ed ingoiare; può aver paura di soffocare
__ resiste/rifiuta/ha moltissima paura di andare dal dentista
__ mangia solo cibi caldi o solo cibi freddi
__ si rifiuta di leccare buste, francobolli o adesivi a causa del loro gusto
__ non gli piacciono i dentifrici ed i colluttori
__ evita cibi stagionati, o speziati, o dolci, o acidi, o salati, preferisce cibi insipidi 
 

2. IposensibilitĂ  a stimoli orali
 
__ lecca, assaggia o mangia oggetti non commestibili
__ preferisce cibi dal sapore intense, troppo speziati, dolci, acidi o salati
__ eccessiva salivazione dopo la fase di dentizione
__ spesso si mette in bocca capelli, magliette o dita
__ mette costantemente oggetti in bocca anche quando non è piÚ piccolino
__ si comporta come se tutti i cibi avessero lo stesso sapore
__ il suo cibo non è mai abbastanza condito
__ ama spazzolarsi i denti o andare dal dentista

 
 

Segni di disordine dell’olfatto (odori)

 
 

1. IpersensibilitĂ  agli odori:
 
__ reagisce negativamente agli odori che di solito non sopporta
__ chiede agli altri (o ne parla) quanto sono buoni o cattivi gli odori che sentono
__ rifiuta certi cibi per il loro odore
__ nauseato dagli odori del bagno o per l’igiene personale
__ infastidito/irritato dall’odore di profumi o deodoranti
__ infastidito dall’odore delle case o dagli odori di cottura
__ può rifiutare di giocare con qualcuno a causa del suo odore
__ decide se gli piace qualcuno o un luogo per il suo odore
 

2. IposensibilitĂ  agli odori:
 
__ ha difficoltĂ  nel distinguere odori sgradevoli
__ potrebbe bere o mangiare cibi avariati  perchè non si accorge dell’odore nocivo.
__ non si accorge di odori che gli altri sentono
__ non nota o ignora odori sgradevoli
__ annusa eccessivamente nuovi oggetti, persone o posti
__ utilizza l’olfatto per interagire con gli oggetti


 

 

Segni di disordine da input visivi
(deficit visivi non diagnosticati)

 
 

1. IpersensibilitĂ  agli input visivi
 
__ sensibile alle fonti luminose, strabuzza o chiude gli occhi, piange e/o avverte mal di testa a causa della luce
__ ha difficoltà nel mantenere gli occhi focalizzati su un’attività su cui lavora per un certo tempo
__ facilmente distratto da altri stimoli visivi nella stanza, come movimenti, decorazioni, giocattoli, finestre, porte, ecc…
__ ha difficoltĂ  in stanze con colorazioni troppo vivaci o con illuminazione scarsa
__ ha gli occhi lucidi/lacrimanti o gli viene mal di testa dopo aver visto la TV
__ evita il contatto oculare
__ ama giocare al buio

 
2. IposensibilitĂ  agli input Visivi
 
__ ha difficoltà nel distinguere lettere o figure stampate simili, come ‘p’ e “q”, ‘b’ e ‘d’, ‘+’ e ‘x’, o tra quadrato e rettangolo
__ ha difficoltà nel vedere la figura nella sua interezza, focalizzandosi su dettagli o particolari all’interno della figura
__ ha difficoltĂ  nel localizzare alcuni elementi tra altri, come per esempio carte sulla scrivania, vestiti in un cassetto, prodotti su uno scaffale di un negozio o giocattoli in una cesta
__ spesso sbaglia le distanze nel copiare da un libro alla lavagna
__ ha difficoltĂ  nel controllare il movimento degli occhi per seguire il movimento di oggetti
__ ha difficoltĂ  nel distinguere colori, forme e dimensioni
__ perde spesso il segno  nel leggere o svolgere problemi di matematica
__ inverte lettere o parole quando copia oppure legge le parole al contrario; es. “was” al posto di “saw” e “no” invece di “on” dopo la prima elementare
__ si lamenta di vedere “doppio”
__ ha difficoltĂ  nel trovare differenze tra figure, parole, simboli o oggetti
__ ha difficoltĂ  nel mantenere costante la spaziatura e la dimensione delle lettere durante la scrittura e/o  nell’allineare i numeri durante i problemi di matematica
__ ha difficoltĂ  nel comporre puzzle, copiare forme, e/o tagliare/tracciare una linea
__ tende a scrivere inclinator, verso il basso o l’alto della pagina
__ confonde la destra e la sinistra
__ si stanca facilmente con i compiti di scuola
__ ha difficoltà nel giudicare le relazioni spaziali nell’ambiente, es. urta persone/oggetti o inciampa su rialzi o scalini

 

 

Disordine nelle elaborazioni uditive  e del linguaggio

 

__ non riesce a localizzare la fonte di un suono
__ ha difficoltĂ  nel riconoscere la voce delle persone
__ ha difficoltĂ  nel distinguere suoni e parole
__ ha difficoltĂ  nel percepire altri suoni mentre ascolta una persona che parla
__ infastidito da suoni forti, repentini, metallici o acuti
__ ha difficoltà nel capire e ricordare ciò che è stato detto o che ha letto; spesso chiede istruzioni da eseguire ma può essere in grado di capirne o eseguirne solo due alla volta
__ guarda gli altri per rassicurarsi prima di rispondere
__ ha difficoltà nell’esprimere idee verbalmente o per iscritto
__ parla spesso quando non è il suo turno o di cose non inerenti all’argomento trattato
__ se non viene capito ha difficoltà nel ripetere; può rimanerne frustrato, arrabbiato, ed arrendersi
__ ha difficoltĂ  nella lettura, specialmente  dentro di sè (potrebbe anche essere dislessico)
__ ha difficoltà nell’articolare e parlare chiaramente
__ la capacitĂ  di parlare spesso migliora dopo movimenti intensi

 
 

Disordine sociale, emozionale, nel gioco e nell’ autoregolazione


 

Sociale:
 
__ ha difficoltĂ  nel rimanere solo con coetanei
__ preferisce giocare da solo con oggetti o giocattoli piuttosto che con altre persone
__ non interagisce con reciprocità con coetanei o adulti; è difficile avere una “significativa” conversazione bidirezionale
__ autolesionista o aggressivo verso gli altri
__ per gli altri è difficile interpretare segnali del bambino, bisogni, emozioni
__ non cerca interazioni con persone familiari 
 

Emozionale:

__ ha difficoltà nell’accettare modifiche alle abitudini (fino a fare capricci)
__ rimane frustrato facilmente
__ è spesso impulsivo
__ si comporta meglio in piccolo gruppi o da solo
__ cambia facilmente umore; facile a fare capricci e ad arrabbiarsi
__ preferisce giocare in disparte, lontano dai gruppi o essere soltanto un osservatore
__ evita il contatto oculare
__ ha difficoltĂ  nel far capire le sue necessitĂ  

 
Gioco:
 
__ ha difficoltà nell’imitare un gioco (sopra I 10 mesi)
__ vaga disorientato senza uno scopo utile al gioco o all’esplorazione (sopra i 15 mesi)
__ per giocare necessita della guida di un adulto, ha difficoltĂ  nel giocare indipendentemente (sopra i 18 mesi)
__ fa giochi ripetitivi per ore, es. mette macchinine in fila, costruzioni, guardare lo stesso film in continuazione ecc…
 

Autoregolazione:

 
__ eccessivamente irritabile, soffre di coliche come  bambino piccolo
__ non riesce a calmarsi col ciuccio, oggetti che gli piacciono, o con chi si cura di lui
__ non riesce a svegliarsi senza affliggersi
__ richiede aiuto eccessivo per addormentarsi, es. carezze alla schiena o sulla testa, dondolio, lunghe passeggiate a piedi o in auto
 

Regolazione interna (sensi introcettivi):

 
__ ha troppo caldo o troppo freddo rispetto agli altri nello stesso ambiente; può sembrare non avere mai caldo o freddo, può non essere in grado di mantenere la temperatura del corpo.
__ ha difficoltà con le temperature estreme, o passando da un estremo all’altro (es. inverno, estate, passando dal condizionatore al calore esterno, dal calore della casa al freddo esterno)
__ la respirazione è troppo veloce o troppo lenta, oppure non riesce a passare dall’una all’altra quando il corpo richiede un’appropriata risposta respiratoria.
__ la frequenza dei battiti accelera o diminuisce troppo rapidamente o troppo lentamente in relazione alla richiesta del corpo.
__ la frequenza respiratoria e cardiaca impiegano piĂš tempo di quanto ci si aspetti per abbassarsi successivamente o durante uno sforzo o uno spavento
__ gravi e svariate variazioni di umore durante la giornata (da arrabbiato a felice in brevi periodi di tempo, forse senza una causa evidente)
__ stato di risveglio non prevedibile o inabilità a controllarne il livello (passa velocemente da iperattivo a letargico, vacillante tra i due stati; da sovrastimolato a sottostimolato, nell’ambito di ore o di giorni, in base alle attività ed alle regolazioni eec…)
__ frequenti costipazioni o diarree, o entrambi durante la stessa giornata o nell’ambito di alcuni giorni
__ difficoltà nell’imparare a gestirsi quando deve andare di corpo; sembra non capire quando deve andare (es. non avverte la sensazione che l’intestino o la vescica sono pieni)
__ non riesce a regolare la sete, ha sempre sete, non ha mai sete oppure oscilla tra l’una  e l’altra cosa
__ non riesce a regolare la fame, mangia in continuazione, non mangia per niente; incapace di sentirsi sazio o affamato.
__ non riesce a  regolare l’appetito; ha scarso o nessun appetito, sembra morire di fame poi mangia due bocconi abbondanti, quindi è di nuovo affamato (soggetto a disordini alimentari e ad una crescita non adeguata)


 

 
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