La
sentenza n. 148/2010 emessa dal Tribunale di Rimini, sezione Lavoro in data 15.03.2012 ha avuto l’innegabile merito, oltre a quello primario di aver concesso il giusto indennizzo ad un bambino reso in senso lato “Autistico” dalla vaccinazione MMR Morupar, di aver fatto uscire allo scoperto una moltitudine di soggetti che per troppo tempo hanno preferito rimanere silenti, far finta di nulla e magari agire nell’ombra allo scopo di non dare troppa importanza ad una problematica che però, allo stato attuale, è divenuta assolutamente devastante sia in termini di “salute” delle persone che in termini più prosaicamente “economici”.
Il tutto è iniziato con il comunicato stampa trasmesso dal “Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la vita” all’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana) attraverso il quale i componenti si scagliavano contro la pronuncia del Giudice di Rimini ritenendola basata su “false tesi” che si rifanno allo studio del Dott. Wakefield del 1998 (a loro dire) sconfessato; comunicato successivamente ripreso e diffuso da decine di siti medici come fosse portatore di chissà quale verità scientifica.
Da padre di un bimbo che ha sviluppato una “encefalopatia post-vaccinale con quadro clinico della sindrome autistica” proprio in conseguenza della somministrazione del medesimo
vaccino MPR Morupar, ancor prima che come avvocato che studia da anni la materia, mi permetto di formulare alcune osservazioni che ritengo fondamentali per una corretta “decrittazione” del predetto comunicato stampa, dei comportamenti e degli interessi sottesi ad esso.
In primo luogo non ci si può esimere dal rilevare un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti dell’organo giudicante il quale, contrariamente a quanto erroneamente ritenuto da certi “soloni” non ha preso una decisione “in barba” alla non meglio precisata “comunità scientifica nazionale ed internazionale” in quanto:
1). il
Giudice ha basato il suo giudizio sulla Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) redatta da un medico di sua fiducia oltre che sulle consulenze Tecniche di Parte (CTP) redatte da altri medici tra i quali, è bene ricordarlo, il Dott. Massimo Montinari per la famiglia del bimbo.
2). la
potenziale dannosità delle vaccinazioni è conosciuta da sempre e riportata in centinaia di testi (anche universitari), pubblicazioni, articoli e ricerche scientifiche per cui insistere sul contrario appare francamente ridicolo. Se in tutto il mondo civile esistono leggi che indennizzano il danno da vaccino è del tutto evidente che i vaccini possano arrecare danni; non mi è ancora capitato di trovare una normativa che indennizzi il danno da “acqua fresca”! Perché negli USA si sarebbero presi la briga di creare ben tre enti per il controllo del danno (FDA, CDC e VAERS), avrebbero creato le tabelle del Vaccine Advers Event Reporting System relative sia alla tipologia di danno che può conseguire da ogni singolo tipo di vaccino sia ai tempi di latenza, ed infine avrebbero creato un apposito tribunale speciale ove dirottare tutte le cause di risarcimento danni? Persino le Commissioni Mediche Ospedaliere (CMO) deputate al riconoscimento del danno da vaccino parlano di “…
episodi probativi per una qualsivoglia ripercussione organica focale e/o generalizzata a carico del sistema nervoso centrale o periferico, che costituiscono le comuni riconosciute complicanze post-vaccinali”
3). ogni qual volta si parla di danno da vaccino gli “esperti” si limitano a citare unicamente quanto accaduto al Dott. Wakefield tralasciando alcuni non trascurabili particolari tra i quali:
a. lo studio del medico inglese è stato messo all’indice per presunte violazioni relative alle procedure seguite e non perché vi fossero prove della sua non rispondenza a verità ; tanto è vero che, ad oggi, le tesi del Dott. Wakefield in merito alla correlazione tra vaccinazione MPR, mercurio e danni a livello nerurologico-immunitario da una parte e quelle legate alle problematiche gastrointestinali che affliggono i soggetti autistici denominate “enterocolite autistica” o “Gluten sensitivity” dall’altra non solo non sono state sconfessate ma sono state addirittura confermate da una serie di studi successivi; evidentemente non era poi così falso!
b. è in corso la revisione dell’intera vicenda anche il considerazione dello scandalo relativo ai falsi scoop che ha colpito i media facenti capo al
magnate Murdoch nel luglio 2011, tra i quali quel Sunday Times presso il quale lavorava il giornalista Brian Deer, autore del “presunto scoop” che ha portato all’incriminazione del Dott. Wakefield tanto è vero che
il giornalista è stato denunciato e che il Prof. John Walker-Smith, all’epoca collaboratore del Dott. Wakefield, nello scorso mese di marzo è stato riabilitato dalla High Court of London. Vale la pena ricordare come lo stesso giornale nel 1978 fu implicato in un altro falso scoop relativo agli altrettanto falsi diari di Hitler; errare è umano, perseverare…
4). I predetti “soloni” dimostrano una scarsa (per non dire nulla) conoscenza dei progressi scientifici degli ultimi anni sulla materia, tra i quali le
accertate correlazioni tra virus attivi e danni neurologico-immunitari che si palesano in tutta una serie di gravissime patologie; in questo senso, tra gli altri, gli studi del premio Nobel 2008, Prof. Luc Montagnier, sullo stress ossidativo e sulla possibile correlazione tra virus e gravissime patologie come il morbo di Alzheimer, quello di Parkinson, l’Autismo etc.
5). Gli stessi medici, così poco aggiornati sulla materia a loro più affine, dimostrano ancor minor conoscenza di quanto
previsto dalla legge 210/92 sull’indennizzo per danno da vaccino relativamente ai poteri conferiti al Giudice. In primo luogo, trattandosi di materia assistenziale, dovendosi contemperare l’interesse della comunità (?) ad una copertura vaccinale di massa che (come per gli animali) non prevede esami preventivi tesi a verificare la potenziale dannosità del farmaco, con la possibilità di arrecare danni a taluni soggetti intesi come “vittime innocenti” di una guerra che non hanno né dichiarato né voluto combattere, il legislatore prima e quindi la giurisprudenza hanno previsto che l’indennizzo possa essere riconosciuto anche in mancanza di una precisa e puntuale prova della correlazione dovendo rispondere ad una sorta di “solidarietà sociale”. Quindi, trattandosi di materia per la quale è oggettivamente difficile riuscire ad addivenire ad una certezza assoluta dell’accaduto, è data la possibilità al Giudice di valutare l’accaduto sulla scorta di una serie di criteri la presenza dei quali possano far
ritenere la correlazione vaccinazione-danno “più probabile che non”.
E pensare che certi professori dovrebbero sapere che, prima di parlare e di scrivere, sarebbe il caso di studiare ed informarsi!
6). Fortunatamente, la tanto vituperata sentenza del Tribunale di Rimini, contrariamente a quanto erroneamente ritenuto dai suoi critici,
non è stata certo la prima e (speriamo) non sarà l’ultima non solo ad aver riconosciuto la correlazione tra vaccinazione e danno in generale ma soprattutto tra vaccinazione e quello che viene impropriamente quanto semplicisticamente definito “Autismo”. Negli ultimi anni, infatti, si sono succedute tutta una serie di sentenze da parte della magistratura di ogni tipo: dalla Corte Costituzionale alla Corte di Cassazione, dalle Corti d’Appello (Milano, L’Aquila etc.) ai Tribunali (Milano, Napoli, Livorno, Genova, Busto Arsizio, Ravenna, Venezia, Ascoli Piceno etc.) e, indirettamente, persino TAR e Corte dei Conti.
Evidentemente, anche in questo caso, come relativamente ai progressi scientifici, i “critici” di cui sopra erano troppo distratti da altri interessi per accorgersi di ciò che stava avvenendo. In tal caso, però, non ci si può esimere dal rilevare come sia oggettivamente difficile nutrire una qualche forma di fiducia in soggetti i quali, benché autodichiaratisi “…figure di elevato prestigio dell'Igiene e della Sanita' Pubblica, della Medicina Generale, della Pediatria territoriale-ospedaliera ed universitaria facenti capo a Societa' Scientifiche ed Associazioni Mediche…”, si dimostrino così poco attenti al mondo che ruota loro intorno; e pensare che questi dovrebbero essere “i migliori” e che – come oramai divenuto un pessimo uso in questo disastrato Paese, mutuato da certi politicanti –
vorrebbero addirittura ergersi a giudici dei giudici!
Perché quindi così tanto accanimento contro una sentenza che non ha detto nulla di più o di diverso da altre precedenti? Probabilmente perché, alla luce della mutata consapevolezza dei rischi collegati alle vaccinazioni in capo a buona parte della popolazione
1, per la prima volta
certi “interessi” e certe “certezze” iniziano a scricchiolare; da qui la forte controffensiva messa in piedi negli ultimi mesi dalle multinazionali del farmaco unitamente al Ministero della Salute ed al Servizio Sanitario nazionale
2 per evitare questo continuo “smottamento”.
Se poi, navigando un po’ in internet, si viene a scoprire che certi “luminari”hanno presieduto ed organizzato pochi mesi orsono un corso per “Aggiornamenti in tema di vaccinazioni” con la sponsorizzazione di: GlaxoSmithKline, Sanofi Pasteur MSD “I vaccini per la vita”, Pfizer, Crucell e Novartis, va da sé che qualche legittimo dubbio sull’esistenza di quello che in un paese “normale” (quale non sembra essere il nostro) verrebbe definito un “conflitto d’interessi” sorge spontaneo. Senza considerare poi la “strana” analogia tra la dicitura “Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la vita” con la definizione della Sanofi Pasteur MSD “I vaccini per la vita”; un noto politico soleva ripetere che: “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende”! Tralascerò, per decenza, ogni commento in merito alla parte relativa al “…per la vita” accezione o scopo sul quale moltissimi italiani iniziano a pensarla in maniera diametralmente opposta!
Riflettendo ancora sulla “violenza dell’intervento” e sul citato “interesse per la vita”, viene naturale chiedersi dove fossero questi luminari quando case farmaceutiche, Ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco etc. immettevano frettolosamente in commercio farmaci e vaccini risultati dannosi per la salute3; dove fossero quando il nostro Paese disattendeva le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in tema di sospensione della vaccinazione antipolio a partire dal 20004; dove fossero quando i medici e paramedici vaccinatori non rispettavano le direttive dei vari Piani Nazionali Vaccinazioni relativamente all’obbligo di informare sui possibili rischi correlati alle vaccinazioni; dove fossero quando personale medico e paramedico non effettuava la prevista accurata anamnesi pre-vaccinale; dove fossero quando migliaia di famiglie si recavano dai propri pediatri o presso i vari servizi di Pronto Soccorso per lamentare nei propri figli febbri altissime e persistenti, crisi epilettiche, problemi neurologici, gravi erezioni cutanee, crisi respiratorie, pianto persistente, problemi gastrointestinali, insorgenza di sintomatologie corrispondenti alle forme virali appena iniettate etc. ottenendo, anziché una denuncia di reazione avversa a vaccino, la semplice risposta “non è nulla, gli dia una tachipirina e tutto passa” per poi ritrovarsi a distanza di ore o giorni il figlio esanime tra le braccia oppure gravemente disabile!
Continuando con le citazioni, Oscar Wilde diceva che la necessità di voler (dover) parlare per forza e la mancanza di argomenti validi è sempre fonte di disastri.
In questo caso, si sarebbero potuti risparmiare ogni commento anche se è facile comprendere come in certi ambienti sentano via via franare sotto di loro il terreno; d’altra parte, ogni castello costruito artificiosamente sulle fondamenta instabili della menzogna e dell’ignoranza è destinato a crollare!
Spetta anche a ciascuno di noi accelerare questo processo.
Avv. Roberto Mastalia
1Uno studio del 2011 commissionato da Sanofi Pasteur MSD, riportato da un articolo di Altroconsumo, ha accertato come oltre il 90% dei soggetti che trattano l’argomento vaccinazioni in internet nell’ambito di forum e social network ne parla in maniera fortemente negativa.
2Si stanno susseguendo trasmissioni televisive senza contraddittorio ed articoli su giornali e riviste. Persino il 02 aprile scorso, giornata mondiale dell’Autismo, La Nazione (pagg. 30-31) riportava un articolo di ben due pagine sulla necessità di vaccinarsi!
3Sintomatica a tal proposito la storia del vaccino MMR in generale e del MMR Morupar in particolare che si riporta qui di seguito.
4L’OMS ha deciso da anni la graduale sospensione della vaccinazione antipolio a partire dal 2000. Inspiegabilmente, nonostante in Italia l’ultimo caso di polio sia del 1982, il Ministero della Salute ha deciso di attendere fino al 2033-2004; siamo nel 2012 ed è rimasto tutto invariato.