2 aprile: c'è davvero poco da "celebrare"
Il CDC rende nota gli ultimi dati sull'autismo: 1 su 88 !!!
Il 29 marzo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha finalmente resi noti i tanto attesi dati sulla diffusione dell'autismo negli Stati Uniti: 1 bambino ogni 88, cosa che significa, data la diversa percentuale della malattia tra maschi e femmine, che 1 bambino ogni 54 e 1 bambina ogni 225 ha oggi un disturbo dello spettro autistico. Sono numeri terribili: ci sono più bambini che hanno l'autismo di quelli colpiti da diabete, AIDS, cancro, paralisi cerebrale, fibrosi cistica, distrofia muscolare e sindrome di Down messi insieme.
Questi nuovi numeri americani (quelli italiani non li conosciamo per l'inefficienza degli organi di controllo, ma abbiamo verificato che procedono purtroppo di pari passo) denunciano un aumento dell'autismo del 78% in 5 anni e un aumento di ben dieci volte (1000%) negli ultimi 40 anni. Tutto ciò significa che ogni 6 anni il numero dei bambini con autismo raddoppia e che tra 5 anni l'autismo potrebbe colpire 1 bambino su 50, un maschietto ogni 31. Ci sarà almeno un bambino con autismo in ogni classe.
Questo significa anche che in 5 anni, se non troveremo le cause e quindi i livelli di diffusione continueranno a crescere, 80.000 bambini ogni anno riceveranno la diagnosi di autismo. Quanti bambini devono ammalarsi prima che si prendano dei provvedimenti concreti? Il 5 percento? Il 10 percento? C'è ancora qualcuno che può affermare in coscienza che questa non sia una epidemia?
EmergenzAutismo crede che la maggior parte dei casi di autismo possano essere prevenuti e curati e chiede azioni urgenti per proteggere i nostri bambini. La crescita così drammatica del numero dei casi di autismo può essere infatti scatenata esclusivamente da fattori ambientali, con una esposizione tossica che avviene prima e/o dopo la nascita. Questo renderebbe possibile la prevenzione se solo ci si impegnasse nell'eliminare il carico tossico cui sottoponiamo i nostri bambini. L'autismo è stato infatti associato con mercurio, pesticidi e inquinamento, mentre un grande studio condotto sui gemelli ha dimostrato che il rischio di autismo è legato per il 55-58% all'ambiente e solo per il 37-38% alla genetica.
Riteniamo inoltre che debbano essere ascoltate con attenzione ed interesse le testimonianze dei genitori che indicano nei vaccini infantili uno dei possibili fattori scatenanti e chiediamo con forza che i fondi della ricerca vadano immediatamente dirottati in questa direzione: occorrono studi seri ed indipendenti che chiariscano questo punto una volta per tutte, studiando i possibili effetti cumulativi di così tanti vaccini somministrati contemporaneamente e in un lasso di tempo brevissimo in bambini piccolissimi e con un sistema immunitario non ancora completo.
Purtroppo questi studi non sono mai stati condotti, così come non sono mai stati eseguiti studi comparativi in relazione all'autismo tra i bambini vaccinati rispetto a quelli non vaccinati.
Le nostre famiglie spendono migliaia di euro all'anno per i loro figli con autismo, accumulando in molti casi debiti su debiti: occorrono soldi per le varie forme di terapia, per la scuola, per l'intervento medico e per tanto altro – uno sforzo enorme per tentare di dare ai bambini la chance di una vita “normale”. Ricevono in cambio solo “tagli” e liste di attesa per i servizi senza fine.
Questo 2 Aprile chiediamo RISPOSTE e FATTI. Vogliamo sapere con certezza PERCHE' l'incidenza dell'autismo sia in continuo aumento, vogliamo sapere quando riceveremo l'aiuto che ci serve. Il sostegno alle famiglie che combattono l'autismo oggi deve diventare una priorità, così come sostenere una seria ricerca che finalmente trovi risposte per i bambini di domani.
Queste statistiche dimostrano che nessuno può ritenersi al sicuro e che chi non conosce qualcuno con autismo lo conoscerà presto. Il problema non può più essere ignorato e tutti devono fare la propria parte per trovare le risposte che ci servono: si tratta di una emergenza e come tale deve essere affrontata!
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