Temple Grandin su intervento precoce, vaccini e altro
di Karen Garloch
Alla cerimonia degli Emmy Awards di Agosto, Temple Grandin ha preso parte ad una trasmissioni sul film prodotto dalla HBO sulla sua vita che ha ricevuto in quella occasione diversi premi. Vestita come un allevatore, con una cravatta rossa e un cinturone con fibbia argentata, la Grandin, oggi sessantatreenne, ha dato un lungo abbraccio al produttore esecutivo del film. Per chi, come lei, da piccola era incapace di ricevere un abbraccio dai genitori, quel gesto è stato il simbolo di quanta strada abbia fatto da allora.
Quello che segue è un estratto di una intervista telefonica rilasciata all’Observer:
Qual è il consiglio più importante che può dare ai genitori di bambini con autismo?
Non posso far altro che sottolineare l’importanza dell’intervento educativo precoce … (Da bambina) avevo insegnanti e persone che lavoravano con me da 20 a 30 ore a settimana… Se avete un bambino che ha 2 o 3 anni e non parla, limitarvi a non fare nulla è la cosa peggiore che possiate fare...
Se siete una situazione per cui non potete usufruire di nessun servizio, prendete i nonni, prendete qualche studente e cominciate a lavorare con il bambino, insegnategli quanto più potete 1 a 1, giocate con lui, insegnategli l’alfabeto. Non potete lasciarlo sedere in un angolo a dondolarsi.
E’ realistico aspettarsi che gran parte delle persone con autismo raggiungano i tuoi stessi risultati?
L’autismo è uno spettro molto grande. A un estremo troverete persone che rimangono non verbali e hanno problemi … se lavorate con loro e li educate, possono imparare a fare cose semplici, acquisire alcune abilità come vestirsi, mangiare e fare la spesa da soli. All’altro estremo dello spettro invece potete trovare casi meno gravi, tipo gli Asperger... Noi definiamo questo “ geeks and nerds”. Sono persone che possono essere bravi nelle scienze, ma non sono troppo socievoli.
Ho letto che lei non prova emozioni. E’ vero?
No, non è vero. Provo emozioni, ma non sono complicate. Sono semplici. Posso essere veramente felice, arrabbiata, stare male. Quando i bambini mi insultavano, soffrivo molto.
Il film mostra come a 16 anni è andata a visitare il ranch di sua zia in Arizona e ha scoperto che aveva molte cose in comune con gli animali. Ci descrive come le è venuta l’idea di costruire la sua “macchina per gli abbracci”?
Quando ero piccola, non potevo essere nemmeno toccata. Desideravo la bella sensazione di essere abbracciata, ma era come un’onda gigantesca di stimolazione. Quando divenni adolescente, cominciai ad avere orrendi attacchi di panico. Il mio sistema nervoso vedeva pericoli quando non ce n’erano.
Al ranch guardavo il bestiame passare su quegli scivoli stretti dove venivano come abbracciati per tenerli fermi durante il lavoro dei veterinai… alcune mucche sembravano come rilassarsi. Così decisi di provare io stessa e vidi che la pressione mi calmava. Inventai così una macchina che assomiglia molto a quella per tener ferme le mucche....
Mia madre mi ha sempre spinta a fare cose diverse... molti bambini autistici non amano fare cose nuove, ma vanno incoraggiati in questo.
Si descrive come una persona che pensa per immagini. Che cosa significa?
Il film riesce a spiegare bene come la mia mente lavori per immagini... c’è una scena in cui si susseguono davanti ai miei occhi una serie di scarpe. Io penso così. Immaginate una presentazione in PowerPoint e voi dovete semplicemente cliccare perchè le slide procedano.
Ha detto che ritiene che l’autismo abbia favorito i risultati che ha ottenuto. Può spiegarci?
Penso che l’autismo mi abbia aiutato nel mio lavoro con gli animali. Penso per immagini, e visualizzo ogni dettaglio. Gli animali pensano per dettagli, pensano per immagini, pensano per audio clip, pensano con il tatto. Non pensano con il linguaggio… Una mucca ricorderà l’immagine di ciò che gli è sembrato brutto o bello: una mangiatoia sarà qualcosa di bello, un uomo che indossa una maglietta a righe sarà brutto perché ha picchiato la mucca in passato. Gli animali rispondono in questo modo alle cose.
Negli ultimi anni, molti genitori stanno incolpando i vaccini come causa per l’autismo. Recenti ricerche hanno screditato questa teoria. Cosa ne pensa?
C’è uno studio che non è ancora stato fatto, C’è un tipo di autismo in cui il bambino ha il linguaggio… può dire qualche parola… e poi le perde. C’è una regressione tra i 18 mesi e i 2 anni. Questo sottogruppo deve essere studiato separatamente. Finchè questo studio non verrà fatto non possiamo ancora dire la parola fine.
Pensa sia possibile che i vaccini abbiano un ruolo?
Lascio aperta la questione. Deve essere fatto questo studio. Ne ho parlato con alcuni dei più importanti esperti e loro diventano molto silenziosi. Questo è tutto quello che ho da dire.
Che tipo di riscontri sta ricevendo dal suo film e dal suo libro?
La gente mi scrive e-mails e cose simili e mi dice che li ho molto incoraggiati. Una mamma mi ha scritto “Mio figlio andrà al college per il tuo libro”. Questo mi rende molto felice.
FONTE: Age of Autism
|