L'autismo è una emergenza
In aumento il numero di casi morbillo, ma quale è la reale epidemia? di Fromitaly
Sul concetto di epidemia ho scritto molte volte.
Leggo oggi che c'è molta preoccupazione per la ricomparsa e la diffusione del morbillo sia negli Stati Uniti che in diversi paesi d'Europa. La causa sarebbe la sempre minore fiducia dei genitori verso il vaccino contro morbillo, rosolia e parotite per i suoi possibili effetti collaterali. Le agenzie scientifico- sanitarie sono ovviamente sicure che queste preoccupazioni siano infondate e che non ci sia alcun link tra vaccino e autismo.
L'autismo è un disordine che colpisce oggi nel nostro paese (dati ufficiali) un bambino ogni 150, uno su 100 e più negli Stati Uniti, l'un per cento di tutti i bambini, il due per cento dei maschi. Non vi sembra questa una epidemia ben più grave e pericolosa di quella del morbillo? Eppure non se ne parla! Migliaia di genitori raccontano dei loro bambini, sani e che si stavano sviluppando in modo perfetto, e che dopo le vaccinazioni di routine sono improvvisamente cambiati: hanno manifestato crisi epilettiche, disturbi del sonno e problemi intestinali.
Molti hanno smesso di parlare e hanno perso le abilità che avevano acquisito sprofondando lentamente in un tunnel senza fine che li ha condotti ad una diagnosi di autismo. I medici non sanno spiegare questa regressione, non ne sanno spiegare le cause, ma dicono che la concomitanza con le vaccinazioni sia una semplice coincidenza. Non si conoscono le cause, sembra non esserci una cura, non sanno come prevenire questa malattia così pervasiva, ma l'unica cosa certa è che la colpa non è del programma vaccinale come provato da una dozzina di studi che hanno escluso ogni possibile collegamento. Che questi studi siano stati condotti con il finanziamento diretto o indiretto delle ditte farmaceutiche, le stesse che producono i vaccini, è considerato irrilevante, come irrilevanti sono le ricerche alternative compiute in questi anni e che invece dimostrano un possibile legame quantomeno tra i vaccini e le problematiche gastrointestinali dei bambini con autismo. I medici che le hanno condotte sono stati discreditati in ogni modo possibile!
Il Dr. Thomas Insel, direttore dell'IACC, una commissione americana appositamente creata dal Congresso per affrontare le problematiche dell'autismo, ha proprio pochi giorni fa affermato che l''80 percento degli Americani con autismo è sotto i 18 anni di età e che bisogna prepararsi a una emergenza nazionale con milioni di persone che avranno presto bisogno di assistenza e servizi.
Nessuno mai, a livello di organi ufficiali, aveva chiamato l'autismo una emergenza, nessuno, ma noi, semplici genitori, lo avevamo invece fatto quando tre anni fa abbiamo chiamato questo nostro portale EmergenzAutismo appunto. Che fosse una emergenza lo sapevamo!
Per anni ci è stato detto che non si trattava di una epidemia, che l'autismo c'è sempre stato e sono semplicemente cambiati i criteri diagnostici divenuti più ampi ed inclusivi, ma ora tutti questi bambini che stanno diventando adulti non possono più essere negati, nascosti e come uno tsunami travolgeranno chi non ha saputo muovere un dito per prevenire e fermare tutto questo.
Uno studio del 2006 dell'Università di Harvard (non so se in Italia ne sia stato condotto uno simile) ha stabilito che il costo per lo Stato per un soggetto con autismo è di 3.200.000 dollari. Altri hanno ipotizzato che occorrono dai 5 ai 10 milioni per persona. E' spaventoso pensare quale sarà il futuro di questa nostra generazione di bambini con autismo quando diventeranno adulti e i genitori non si potranno più occupare di loro.
E' l'autismo l'epidemia di cui preoccuparsi. Quando sentiamo di parlare dell'aumento dei casi di morbillo ricordiamocelo.
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